IL GIORNALE DI VICENZA
Venerdì 31 Agosto 2007
Prodotti locali: c’è il marchio De.Co.
Recoaro Terme è primo in Italia grazie agli “gnochi con la fioreta”, ora garantiti dal marchio “De.Co.”. Adesso infatti non sarà più possibile ordinare al ristorante questo tipico piatto delle malghe recoaresi e vedersi arrivare qualcosa che non corrisponde alla ricetta originale, o che non è costituito al 100% da ingredienti locali. Il Comune del noto centro termale ha deciso infatti di tutelare il piatto dalle contraffazioni approvando un cosiddetto “disciplinare” all’interno del quale sono stabiliti rigidi paletti circa gli ingredienti (tutti da malghe di Recoaro), la ricetta e, addirittura, il modo in cui la prelibata pietanza deve essere servita, con la “grattatina” di formaggio o di ricotta affumicata alla fine. I ristoranti in regola, controllati annualmente, potranno così esporre il marchio De.Co., “Denominazione comunale”: si tratta di un’alternativa ai marchi come “doc”, “dop” o “igp”, nata dalla mente di Luigi Veronelli «per combattere quello che lui, anarchico, definiva lo stradominio dei consorzi», spiega il suo successore Riccardo Lagorio, autore di una guida dei De.Co. d’Italia, nati come marchio di qualità proposto «dal basso», ovvero dai Comuni che desiderano proteggere e rilanciare i prodotti locali. «Non si tratta più di esportare un prodotto - continua Lagorio - ma di importare turisti, che sanno di poter veramente “mangiare il territorio”, ovvero gustare prodotti tipici secondo ricette e ingredienti solo del luogo».
L’idea è stata presa al balzo da molti Comuni italiani, di cui 15 nel Vicentino, e Recoaro è stato il primo della provincia ma anche a livello nazionale ad aver condotto fino alla fine il processo, con tanto di delibera comunale. «Recoaro non è solo terme - afferma il sindaco Franco Viero, accompagnato dal proprio assessore al turismo Federico Fiorin e dal presidente della Pro Loco Mauro Picco - È anche un’antica tradizione contadina che oggi sopravvive in 5 malghe, una privata e le altre comunali, e in aziende agricole specializzate nella produzione casearia. Tutto ciò è un dovere ricordarlo e la De.Co. ne è lo strumento migliore».
Nell’era globalizzata, insomma, la parola d’ordine sembra essere tornata il “locale”: «Questi prodotti raccontano l’identità di una comunità - aggiunge l’assessore all’identità veneta Martino Bonotto - La Fioreta è la fotografia della vita delle malghe».
E per avere la possibilità di gustare il prodotto e fare un viaggio nel mondo degli avi della fioreta, l’appuntamento è domani a Recoaro, dove con l’inizio della tradizionale sagra dedicata agli gnocchi si svolgerà anche un convegno sul tema e rappresentazioni in costume.
«Abbiamo aderito subito all’idea di Veronelli - spiega l’assessore provinciale al Turismo Dino Secco - che ci ha detto di voler tutelare ben 94 prodotti tipici della nostra provincia. E presto si aggiungeranno anche Creazzo, Rotzo e Grumolo delle Abbadesse».
Venerdì 31 Agosto 2007
Prodotti locali: c’è il marchio De.Co.
Recoaro Terme è primo in Italia grazie agli “gnochi con la fioreta”, ora garantiti dal marchio “De.Co.”. Adesso infatti non sarà più possibile ordinare al ristorante questo tipico piatto delle malghe recoaresi e vedersi arrivare qualcosa che non corrisponde alla ricetta originale, o che non è costituito al 100% da ingredienti locali. Il Comune del noto centro termale ha deciso infatti di tutelare il piatto dalle contraffazioni approvando un cosiddetto “disciplinare” all’interno del quale sono stabiliti rigidi paletti circa gli ingredienti (tutti da malghe di Recoaro), la ricetta e, addirittura, il modo in cui la prelibata pietanza deve essere servita, con la “grattatina” di formaggio o di ricotta affumicata alla fine. I ristoranti in regola, controllati annualmente, potranno così esporre il marchio De.Co., “Denominazione comunale”: si tratta di un’alternativa ai marchi come “doc”, “dop” o “igp”, nata dalla mente di Luigi Veronelli «per combattere quello che lui, anarchico, definiva lo stradominio dei consorzi», spiega il suo successore Riccardo Lagorio, autore di una guida dei De.Co. d’Italia, nati come marchio di qualità proposto «dal basso», ovvero dai Comuni che desiderano proteggere e rilanciare i prodotti locali. «Non si tratta più di esportare un prodotto - continua Lagorio - ma di importare turisti, che sanno di poter veramente “mangiare il territorio”, ovvero gustare prodotti tipici secondo ricette e ingredienti solo del luogo».
L’idea è stata presa al balzo da molti Comuni italiani, di cui 15 nel Vicentino, e Recoaro è stato il primo della provincia ma anche a livello nazionale ad aver condotto fino alla fine il processo, con tanto di delibera comunale. «Recoaro non è solo terme - afferma il sindaco Franco Viero, accompagnato dal proprio assessore al turismo Federico Fiorin e dal presidente della Pro Loco Mauro Picco - È anche un’antica tradizione contadina che oggi sopravvive in 5 malghe, una privata e le altre comunali, e in aziende agricole specializzate nella produzione casearia. Tutto ciò è un dovere ricordarlo e la De.Co. ne è lo strumento migliore».
Nell’era globalizzata, insomma, la parola d’ordine sembra essere tornata il “locale”: «Questi prodotti raccontano l’identità di una comunità - aggiunge l’assessore all’identità veneta Martino Bonotto - La Fioreta è la fotografia della vita delle malghe».
E per avere la possibilità di gustare il prodotto e fare un viaggio nel mondo degli avi della fioreta, l’appuntamento è domani a Recoaro, dove con l’inizio della tradizionale sagra dedicata agli gnocchi si svolgerà anche un convegno sul tema e rappresentazioni in costume.
«Abbiamo aderito subito all’idea di Veronelli - spiega l’assessore provinciale al Turismo Dino Secco - che ci ha detto di voler tutelare ben 94 prodotti tipici della nostra provincia. E presto si aggiungeranno anche Creazzo, Rotzo e Grumolo delle Abbadesse».