Da Vicenza si sale al Santuario della Madonna di Monte Berico e quindi si prosegue lungo la Dorsale di Colli Berici, la strada provinciale che li attraversa secondo lo spartiacque principale. Arcugnano, a soli sei chilometri dalla città, si pone dunque come una delle porte d’accesso all’ameno distretto collinare che la incornicia a mezzogiorno, noto fin dall’antichità per la ricchezza delle sue produzioni, a partire dai vini.
Questo ruolo privilegiato trova primo riscontro nel nome del comune, che si fa derivare dal patronimico Arconius, riferibile all’altolocato romano che vantava diritti sul suo territorio. La presenza umana, tuttavia, vi è documentata da tempi molto più antichi, fin dall’età del Bronzo: tracce di insediamenti su palafitte, infatti, sono state trovate attorno al lago di Fimon, l’unico del comprensorio, che risalta nel settore orientale del comune; vicentini ante litteram, che vivevano di caccia, pesca e prodotti spontanei, grazie per l’appunto alla generosità della natura locale. Nel settore opposto del territorio, invece, si trova una testimonianza del periodo medievale, la romanica abbazia di Sant’Agostino, edificata dai monaci che bonificarono la pianura solcata dal Retrone: ricca di affreschi, la chiesa custodisce all’altare maggiore uno splendente polittico, Madonna in trono col Bambino e Santi, che ne lascia intendere la ricchezza. Il segno più caratteristico del territorio è tuttavia rappresentato dalle ville palladiane, – il Cevese ne ha censite ben 16, – a conferma della vantaggiosa combinazione tra bellezza della campagna e vicinanza alla città. La maggiore è villa Salasco, che si affaccia alla Dorsale poco prima dell’abitato di Arcugnano: la maestosa residenza risale al 1770 su disegno del Bertotti Scamozzi, uno dei massimi architetti dell’epoca; le grandi serre sono invece aggiunta ottocentesca di Antonio Caregaro Negrin, altro nome di primissimo piano, che mise mano anche al parco romantico. Non a caso la villa sorge in uno dei punti più panoramici del comune: a est, la pianura tra tra Vicenza e Padova; a ovest, i monti Lessini, il gruppo del Carega e il Pasubio.