Valli del Pasubio è il comune più alto della Val Leogra, sullo spigolo nord-ovest della provincia di Vicenza, attraversato dalla strada statale che da Schio sale verso il passo di Pian delle Fugazze (m 1162), storico punto di frontiera, prima tra la Repubblica di Venezia e il regno del Tirolo, quindi tra il Regno d’Italia e l’Impero Austroungarico. A questa collocazione di passaggio e confine il paese deve la sua antica fortuna, testimoniata dalla bella fisionomia del capoluogo, ma anche le rovinose vicissitudine patite durante la Prima Guerra Mondiale.
Il comune, nella sua odierna realtà nasce ai primi dell’Ottocento dall’unione di due territori ad amministrazione fino ad allora distinta: Valli dei Signori, sul versante occidentale del bacino, e Valli dei Conti, su quello orientale. Il riferimento per le nobili famiglie dei Da Vivaro e dei Maltraverso, rispettivamente, suggerisce l’interesse suscitato fin dall’antichità da queste plaghe montane, ricche di boschi e di acque, dunque redditizie in termini di legname, selvaggina e prodotti agricoli. Dopo la prima Guerra Mondiale il nome del comune si completa con il riferimento al monte Pasubio, teatro di sanguinose battaglie, come ricorda il Sacrario eretto vicino al passo.