Lugo Di VicenzaLugo di Vicenza è comune della Pedemontana che allunga il suo territorio dalla pianura solcata dall’Astico fino ai risalti meridionali dell’Altopiano di Asiago. In frazione Lonedo, sullo sfondo di un delizioso paesaggio collinare, si fronteggiano due ville di Andrea Palladio incluse dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’Umanità, al pari delle altre opere dello stesso architetto a Vicenza e nel Veneto: Villa Godi, risalente al 1537 , vanta una diffusa decorazione affrescata e uno scenografico giardino a emiciclo.

Villa Piovene, eretta nel 1539, in una sorta di gara tra le due famiglie committenti, è invece introdotta da una scenografica scalinata settecentesca; alle vedute che si godono dalle ville corrispondono gli scorci che dalle colline circostanti le vedono protagoniste in un continuo confronto. Quanto al resto del territorio, dal capoluogo si sale alle frazioni collinari di Marè e Mortisa, nella fascia del castagno, dai 300 ai 700 metri di quota; poi si prosegue superando quota 1000, verso la zona dei pascoli e delle malghe attive nella produzione del formaggio Asiago Dop.

Prodotti De.Co. di Lugo di Vicenza

Il formaggio Malga Mazze

Il formaggio Malga Mazze nasce a 1300 metri di altitudine nelle malghe situate sul Monte Corno. I bovini nel periodo d'alpeggio (da giugno a settembre) pascolano le erbe più svariate che nascono spontanee nei pascoli delle malghe di montagna.Il latte viene lavorato crudo nel piccolo caseificio di malga Mazze Superiori dalle sapienti mani di mastri casari che rispettano antiche ricette.

La produzione avviene utilizzando latte parzialmente scremato (per affioramento della panna), caglio, fermenti e sale. Da questa lavorazione a seconda della stagionatura e dei trattamenti possiamo distinguere due varietà di formaggio Malga Mazze:

- il mazze mezzano che viene stagionato minimo tre mesi e massimo sei, si presenta esternamente con una crosta di media durezza di colore giallo, internamente invece il colore risulta essere bianco, l'occhiatura di medie dimensioni e il gusto, sebbene la consistenza della pasta faccia pensare ad uno stagionato, è delicato. Le forme...

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Sgnappa e miele di Lugo di Vicenza

La "Sgnappa e miele" è un liquore di antichissima origine lughese, tramandato di generazione in generazione, prodotto con semplici ingredienti originari della Pedemontana Vicentina. In questo finissimo liquore, si sposa  il miele da a gricoltura biologica più pregiato, prodotto nelle colline di Lugo di Vicenza dall'az. "Apicoltura Valdastico" di Lugo di Vicenza, unito alla grappa di Bassano di primissima qualità.

Prodotto su ricetta esclusiva dell'Apicoltura Valdastico, che in oltre trent'anni di prove e selezione, ne ha affinato la ricetta fino a ricreare il sapore unico ed originale di questo inimitabile prodotto. Servito fresco è un elisir aperitivo, coadiuvante ed energetico. Ottimo come digestivo, e preso al mattino nei periodi freddi aaiuta a reprimere i sintomi da raffreddamento.

PRODUTTORE

Azienda "Apicoluta Valdastico" con sede legale in Via Molan,12 a Lugo di VIcenza e punto vendita in via Vivaro,7 a Zugliano

tel.348 7404668 - fax 0445...

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I marroni di Lugo di Vicenza

Originario dell’Europa sud-orientale, il castagno ha conquistato gran parte del continente prima al seguito delle legioni romane e poi ha consolidato le posizioni attorno ai monasteri medievali. I botanici lo classificano come Castanea sativa – dal latino sativus, da semina, ovvero coltivato – ricordando così che la sua presenza ha rivestito un ruolo fondamentale nell’alimentazione delle popolazioni montane: tanto per il frutto, consumato fresco, bollito o arrostito, ma anche secco, destinato a vari usi di cucina, dalle minestre ai ripieni, quanto per la farina, che spesso veniva mischiata a quella dei cereali per preparare pane, polenta e pasta.

Già il greco Galeno, che esercitò l’arte medica alla corte dell’imperatore Marco Aurelio, raccomandava la castagna per l’alto valore nutritivo (134 kcal/100 g) e per quella che oggi sappiamo essere una vera ricchezza di vitamine e minerali. La cosa non era sfuggita al sentimento popolare che riconosceva nel castagno...

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Le noci di Lugo di Vicenza

La vicenda del noce è simile a quella del castagno: originario dell’Asia Minore, dalla Grecia giunse a Roma per poi diffondersi in tutta la penisola. Il nome scientifico Juglans regia, di conio ciceroniano, deriva da Jovis glans, ghianda di Giove, e testimonia la considerazione che già gli antichi avevano del frutto di questo grande albero. Apprezzatissimo per il legno, utilizzato per lavori di falegnameria fine, fornisce anche un prezioso raccolto di frutta oleosa.

Il noce cresce bene isolato e spesso lo si trova al margine degli orti e vicino alle case, ma veniva usato anche come tutore delle viti, soprattutto in testa al filare. Quanto al frutto, il primo motivo d’interesse era legato alla festa di San Giovanni, che cade il 24 giugno, pochi giorni dopo il solstizio d’estate: ancora acerbo, viene raccolto per essere messo in infusione nell’alcool, mallo compreso, e ottenere il nocino, liquore popolarissimo...

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I bucatini alla lughese

L’Italia è il paese della pasta per antonomasia, ma occorre distinguere le due le tradizioni che la riguardano, dettate dalla latitudine, ovvero dal clima. Al Sud si coltiva grano duro e si produce pasta secca di tutti i formati, lunga come gli spaghetti o corta come le orecchiette. Al Nord si coltiva grano tenero e si prepara pasta fresca all’uovo tirandola a sfoglia per fare tagliatelle o per avvolgerla attorno a ripieni di vario genere, dai tortellini agli agnolotti.

In questo quadro si distingue il Veneto con una specifica tradizione di pasta al torchio. Termine, quest’ultimo, che suggerisce due azioni: la torsione e la pressione. Per lavorare la pasta con questo attrezzo, infatti, si fa leva su un manubrio collegato a un pistone che forza la pasta attraverso una trafila di bronzo. Il formato più popolare è quello dei ‘bigoli’, che hanno sezione cilindrica, come di grossi...

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