Isola Vicentina è località d’alta pianura, lungo la statale del Pasubio, che dal capoluogo berico sale verso Schio e il Pian delle Fugazze. Il nome deriva dallo spuntone roccioso che in tempi remoti, quando il Leogra e il Timonchio erano liberi di divagare tutt’intorno, doveva apparire per l’appunto come un’isola tra gli acquitrini. Nell’Alto Medioevo sul colle venne edificato un castello che, venute meno le esigenze militare, fu sostituito dal complesso monastico che oggi conosciamo come santuario di Santa Maria del Cengio.
Al suo interno è la venerata statua della Madonna, opera quattrocentesca di Girolamo da Vicenza. Suggestivo, il chiostro a pianta quadrata, mentre in cima al colle sorge l’eremo, tutt’ora aperto a ritiri spirituali. Il nome di Isola Vicentina è noto anche per un motivo più prosaico, la Festa dello Spiedo, che a partire dal 1962 si tiene la terza domenica di settembre con eccezionale concorso di folla. Con questo appuntamento di piazza si voleva onorare l’eccezionale tradizione venatoria del paese e in particolare l’uccellagione, praticata in modo estremamente fruttuoso sulla dorsale tra la valle del Leogra e la valle dell’Agno. In origine si preparava polenta e osei; oggi, in ossequio alle nuove leggi, si fa spiedo di fagiano e maiale, ma sempre con la polenta “onta”, ripassata nel grasso di leccarda fino a farla diventare dorata e croccante.