Caltrano è comune che stende il suo territorio nella fascia sud-ovest della Pedemontana Vicentina, laddove i primi risalti dell’Altopiano di Asiago si affacciano alla valle dell’Astico. L’abitato nasce infatti in epoca preromana presso un guado sul fiume e deve la sua storica rilevanza a questa collocazione strategica. Successivamente fu protagonista della cristianizzazione della zona attraverso la chiesa dell’Assunta, “pieve e matrice” di tutte le chiese del versante orientale della valle e dell’altopiano.
Sia il capoluogo che le frazioni – Camisino, San Donà, Tezze, Campora e Maglio – conservano numerose corti, caratteristiche unità urbanistiche con diverse abitazioni chiuse attorno a uno spazio comune e un unico portale d’accesso che anticamente consentiva la difesa in caso di pericolo. La perimetrazione del comune risale al Medioevo, come pure i principali collegamenti con i comuni limitrofi di Cogollo del Cengio, Piovene Rocchette, Chiuppano, Calvene, Asiago e Roana. Il territorio è in larga parte boscato, con estese abetaie e faggete, cui s’alternano zone a pascolo, amministrate collettivamente con l’antico sistema degli “usi civici”. Nei secoli l’economia locale ha avuto il suo punto di forza nelle attività silvopastorali, ancora oggi di un certo ruolo, con sei malghe in attività e oltre trecento capi di bestiame a pascolo libero. In campo agroalimentare è da segnalare anche una storica azienda conserviera, la Zuccato, fondata nel 1868 e nota soprattutto per la produzione di crauti.