Il Veneto è una delle regioni più quotate nella produzione dell’asparago, pianta che richiede terreni di origine fluviale, corrispondenti all’habitat originario della specie, e clima ventilato, ma senza eccessivi sbalzi di temperatura. Questo accade nella valle del Brenta, dov’è celebre la realtà di
Bassano del Grappa, ma anche in altre località, dall’Adige al Piave, dove la stagione di raccolta avviene tradizionalmente tra San Giuseppe (19 marzo) e Sant’Antonio (13 giugno). Comune denominatore della produzione veneta è la varietà a turione bianco, di grandi dimensioni, con polpa croccante e sapore dolce. A documentarne la storicità sono le cronache del Cinquecento ed è rimasto celebre l’aneddoto dei vescovi del Concilio di Trento, che non fecero segreto di apprezzarli. Il consumo di questo ortaggio parte dalla più semplice delle preparazioni, la bollitura, con i gambi immersi nell’acqua e le punte appena sopra la sua superficie, preparando nel frattempo la più semplice delle salse con uovo sodo, olio extravergine d’oliva, aceto, sale e pepe: sparasi e ovi, piatto essenziale, ma nutriente e di grande soddisfazione. Poi c’è il risotto, altro grande classico, e a seguire tutte le specialità di più recente ideazione, che utilizzano l’asparago anche a crudo. Tra le produzioni locali si segnala quella di Marola, avviata negli anni Sessanta dall’azienda dei Fratelli Branco nelle fertili campagne del Tesina. Ad attestarne il livello è innanzitutto l’affezione dei tanti acquirenti che, percorrendo la provinciale di Ca’ Balbi, si fermano per fare acquisti in fattoria, in nome della convenienza di un prodotto “a chilometri zero”.
PRODUTTORI E RIVENDITORI:
Azienda Agricola Fratelli Branco, via Po 48, tel. 0444 910291