LA PRO LOCO SCOMMETTE SULLA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO CON LA DE.CO. E LA SCIENZA
Due anni dopo il riconoscimento De.Co. ottenuto dall´avannotto di trota iridea, il prossimo obiettivo è la De.Co. Marsòn, a coronamento del Progetto Scazzone di Veneto Agricoltura per la tutela del “marson” trasferito in via sperimentale negli stabilimenti di Bolzano Vicentino e Bressanvido.
Scopo della sperimentazione è il recupero dello scazzone, oggi protetto dalla direttiva Habitat, mediante la produzione intensiva in cattività per il ripopolamento e per uso commerciale; l´obiettivo è metterlo in commercio e ottenere la D.O.P. La sperimentazione è stata possibile grazie ad un protocollo d´intesa sottoscritto tra le Pro loco di Bolzano Vicentino (capofila) e Bressanvido, i Comuni di Bolzano Vicentino e Bressanvido, l´Associazione Culturale BOLArt, il Comitato Risorgive di Bressanvido, e le rispettive acquacolture.
Nel mese di aprile, a seguito dell´approvazione del Regolamento De.Co., si sono riunite le commissioni dei rispettivi comuni composte da Massimiliano Fattori, allora sindaco, Cristina Grego ristoratrice e presidente Ascom di Bolzano Vicentino, Mario Tolomei operatore del settore ittico, Emanuela Fattori imprenditrice agricola, Alberto Valentini delegato della Pro loco per Bolzano Vicentino; Giuseppe Bortolan sindaco, Ivan Marzaro ristoratore, Luigina Milan presidente del Circolo Ricreativo Culturale Poianella, Ampelio Berto consigliere comunale, Domenico Dalla Pria vicepresidente della Pro loco per Bressanvido. I commissari DE.CO. hanno sancito che il marsòn è un elemento imprescindibile della cultura dei due comuni ed è quindi eleggibile a De.Co. sovracomunale, la seconda del Vicentino.
Michela Menegus, vicepresidente della Pro loco di Bolzano, ha coordinato il gruppo che ha partecipato alla stesura del dossier di proposta De.Co. Marsòn: Armando Piccinini, biologo dell´Università di Parma e autore del manuale di allevamento; Tommasino Giaretta, scrittore e giornalista che ha recuperato la tradizione della pesca e la letteratura orale sul marsòn; Graziella Poianella, dietista che ha puntualizzato gli aspetti nutrizionali e sociali dell´alimentazione; Silvio De Nardi, acquacoltore che ha testimoniato la rilevanza delle imprese locali del settore ittico; Franco Brazzale, ex responsabile della cucina della Pro loco di Bolzano che ha messo su carta le originali ricette sul marsòn. Da questo lavoro è emerso che che la cooperazione intercomunale non solo è possibile, ma diventa fondamentale per lo sviluppo di zone periferiche e di ridotte estensioni, ma con peculiari vocazioni e forti valori identitari condivisi.
Tempi di speranza quindi per il marsòn, pesce un tempo tanto amato e oggi ancor più coccolato da un gruppo di tenaci, che sta cercando di riportarlo sulle tavole lecitamente senza rischiarne la definitiva estinzione e di adottarlo come bioindicatore per la qualità delle acque dell´ambiente di Risorgiva
domenica 28 luglio 2013SPECIALI, pagina 31da Il Giornale di VIcenza