IL GIORNALE DI VICENZA
Giovedì 19 Agosto 2010
IL CASO. Un piovenese scippa ai vicini la ricetta originale del “Girolimino”, digestivo creato dai frati orsiani tre secoli fa
Due paesi divisi da un liquore
Un segreto è stato gelosamente custodito per quasi mezzo secolo da Renato Zanella
Piovene Rocchette scippa a Santorso la ricetta segreta del liquore “Girolimino”.
Dopo vent'anni ritorna in produzione l'antico infuso a base di erbe creato per la prima volta dai padri dell'Ordine dei Gerolimini, seguaci del beato Pietro Gambacorta di Pisa che vissero sia a Santorso che a Piovene Rocchette. Renato Zanella, di Santorso, custodiva dal 1948 la ricetta segreta di padre Gruba che ora è passata nelle mani di Terenzio Panozzo di Piovene Rocchette e di un altro socio.
Zanella l'aveva ottenuta direttamente da uno dei frati della Congregazione che con regolare atto notarile acquisì anche i diritti di fabbricazione: «Conoscevo padre Francesco Gruba – racconta – dal 1935 ed è stato un caro ospite nella mia famiglia negli ultimi otto anni della sua vita. Ho curato la produzione del liquore dal 1948 al 199! 1 poi, per problemi personali, ho smesso».
Per quasi vent'anni quella ricetta è rimasta gelosamente custodita in un cassetto di Zanella, anche se in molti hanno bussato alla sua porta e con offerte più che allettanti. Si dice che lo stesso don Franco, ex arciprete di Santorso, gliel'avesse chiesta ma senza risultato.
«Il signor Zanella è rimasto entusiasta nell'ascoltare il nostro progetto di recupero storico di questo prodotto straordinario, strettamente legato al nostro territorio – spiega oggi il nuovo comproprietario del marchio – e ha accettato di cederci la ricetta. In questi ultimi dieci mesi abbiamo lavorato per ricostruire la storia autentica dei frati Gerolimini creando, oltre al liquore a base di estratti di erbe, anche due volumi litografici che si intitoleranno “I luoghi del Girolimino”. Il liquore rientrerà tra l'altro all'interno dei prodotti tipici vicentini».
Ma la notizia della cessione della ricetta è stata accolta con qualche perplessità dagli abitanti di Santorso che avrebbero preferito rimanesse un segreto custodito del paese.
«Quella acquistata non è l'unica ricetta del liquore - spiega il sindaco Pietro Menegozzo. - Ne esiste un'altra autografa prodotta dal gruppo Masci e distribuita in baita al Summano. Il Girolimino non dev'essere un'esclusiva del nostro paese, anche se come amministrazione avevamo pensato di richiedere il marchio De.Co. . Alla luce di questa cessione bisognerà affrontare la questione con cautela per garantire l'autenticità del prodotto».
Intanto domenica sul monte Summano si terrà la 19a edizione della Festa del Girolimin, dove si potrà assaggiare il liquore, prodotto artigianalmente per l'occasione. Alle 11 sarà celebrata una messa cantata dal coro parrocchiale, terminata la quale avrà inizio la processione alla Croce. Si può raggiungere la vetta del Summano anche a piedi in un paio d'ore attraverso il “sentiero dei Gerolimini”, partendo da Santorso.
I sentieri del monte sono stati ripristinati dal Gruppo Amici della Montagna.