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campanile

Una valanga di voti si è abbattuta ieri sui centralini della “Prova del cuoco” tra le 12.05 e le 12.20 in concomitanza con la prova “Il campanile”: nella sfida gastronomica tra le regioni, ha trionfato il Veneto, ovvero Vicenza, anzi Sandrigo. Campionissimi - nella finale di un estenuante torneo ad eliminatorie - della cucina regionale italiana sono risultati Antonio e Marco Chemello, padre e figlio della trattoria Da Palmerino. Col 76 per cento hanno stracciato le quotatissime rivali liguri, Elda Bianchi e Cinzia Morelli di Borgio Verezzi, che di diritto erano entrate in finale perchè le più votate durante l´arco dell´anno.

«Incredibile» si è lasciata sfuggire la conduttrice Antonella Clerici quanto ha visto le percentuali ribaltate a favore dei berici, accompagnati per l´occasione da nonna Iole, emozionatisima e seduta tra il pubblico.«Quattro mesi fa non avrei scomesso un centesimo su questa avventura, invece siamo arrivati in fondo guadagnando puntata su puntata - riassume Antonio Chemello dopo la diretta su Raiuno - Un po´ di tensione e stanchezza c´è, ma ora godiamo questo momento che premia non solo noi ma tutti quelli che ci hanno sostenuto, quelli che credono nei prodotti locali e nella tradizione».
Sono stati circa 2.900 i voti pervenuti per i Chemello via sms e via filo al computer della trasmissione, dopo una mobilitazione straordinaria a Sandrigo ma anche in tutta la provincia, amplificata dal nostro Giornale e dai social network. «Dimenticherò qualcuno ma devo dire grazie alla Confraternita del bacalà, all´Ascom e ai colleghi ristoratori, al GdV, a Tva, al consorzio Vicenza è, a Paola Franco delle de.co, al mio paese, alle Pro Loco» nomina a raffica lo chef, dopo aver conquistato una foto di famiglia con la Clerici e aver conversato con lei - ieri in diretta ma visibilmente provata da un virus - «di figli e giornate sempre di corsa». In quel momento affiora la dedica vera di una bella vittoria, all´insegna dalla fatica ma anche della simpatia: il cuore accelera i battiti quando Antonio nomima il papà Palmerino e la moglie Cristina, entrambi mancati troppo presto. «Con Marco - confessa - li abbiamo pensati ad ogni puntata».
E dire che il viaggio verso Roma era cominciato mercoledì sera nel peggiore dei modi: ritardi a Verona, aereo guadagnato per un soffio, nessuno a Fiumicino per il trasporto, ieri mattina studi Rai sulla Nomentana guadagnati giusto in tempo per preparare le pietanze. Sono piaciuti la millefoglie di asparagi e seppioline e i ravioli ripieni di salmerino con l´erba maresina, messi a punto con la consulenza di Mario Baratto, presente in studio con la mantella della Confraternita insieme a Giuliano Busato.
Un sorriso l´ha strappato anche la torta con riprodotto il viso della Clerici che quel marpione di Antonio ha fatto comparire sul bancone, mentre Franco Martinetti, enogastronomo piemontese, spiegava l´origine degli ingredienti. Pur invitanti, i maltagliati al basilico e pesto di noci, più le verdure ripiene e fritte delle cuoche savonesi, non hanno retto alle travolgenti descrizioni dei Chemello, baciati dal successo. Ma anche sportivissimi: alla fine la campana simbolo della trasmissione l´hano regalata alle rivali deluse, portando a casa solo la targa di campioni 2012. In mente hanno già un invito a Sandrigo per tutti gli chef che hanno sfidato nelle otto puntate.