A villa Tacchi la prima festa dei prodotti a denominazione comunale
Lo annuncia l´assessore Finozzi Intenso afflusso agli stand dei cibi
Prodotti comunali e pro loco, connubio di successo nonostante il maltempo. Ieri il parco di villa Tacchi ha ospitato la prima festa provinciale delle pro loco e dei prodotti Deco, promossa dall´Unpli (unione pro loco), Tavolo coordinamento comuni Deco e Magnifica confraternita dei ristoratori Deco, con il sostegno di Comune, Provincia, Codiretti e consorzio turistico Vicenzaè.
Trentotto i prodotti proposti, tra i quali ha fatto da guida Pietro Collareda, che ne ha illustrato le caratteristiche e la storia, ricordando anche la figura di Gino Veronelli, il primo a pensare alla denominazione comunale, come “carta d´identità territoriale". Il tutto corredato da degustazioni che hanno permesso di “verificare" quanto raccontato e da laboratori nei quali ci si è potuti mettere alla prova nella preparazione di alcuni piatti tipici.
Varia l´offerta di prodotti, che è andata dai più noti come il baccalà di San! drigo, il riso di Grumolo o i piselli di Lumignano, a specialità meno conosciute come i bucatini alla lughese (ragù di carni miste e funghi) o la cincionela co´ la rava (salsiccia con la rapa gialla) di Chiampo.
Due i momenti istituzionali, dai quali sono emerse proposte per valorizzare il settore. «Durante il convegno del mattino - spiega Vladimiro Riva, consigliere delegato di Vicenzaè - l´assessore regionale Marino Finozzi ha dichiarato di voler predisporre un progetto di legge per normare e promuovere le Deco, suggerendo al nostro consorzio di attivarsi per dare vita ad un coordinamento a livello non solo provinciale, ma regionale. Sul piano del lavoro, poi l´assessore Elena Donazzan, si è impegnata a valutare un progetto di formazione volto a preparare un responsabile di marketing territoriale per ogni comune che adotti una Deco, dando così possibilità d´impiego ai giovani». Nell´incontro del pomeriggio Roberto De Donno, ha il! lustrato le opportunità di marketing che queste specialità o! ffrono, sottolineando come Vicenza rappresenti un modello a livello italiano.
Intenso l´afflusso di pubblico, che ha resistito fino a quando, verso metà pomeriggio, la pioggia e il vento hanno messo a dura prova gli stand, costringendoli ad abbandonare le postazioni in anticipo. «Anche se un paio d´ore in più di bel tempo non avrebbero guastato - conclude Riva - la manifestazione ha riscosso grande successo, andando oltre le previsioni. E ha sancito un´intesa definitiva tra pro loco e produttori, per mantenere vivi i piatti della tradizione anche nelle feste di paese». M. E. B.
Trentotto i prodotti proposti, tra i quali ha fatto da guida Pietro Collareda, che ne ha illustrato le caratteristiche e la storia, ricordando anche la figura di Gino Veronelli, il primo a pensare alla denominazione comunale, come “carta d´identità territoriale". Il tutto corredato da degustazioni che hanno permesso di “verificare" quanto raccontato e da laboratori nei quali ci si è potuti mettere alla prova nella preparazione di alcuni piatti tipici.
Varia l´offerta di prodotti, che è andata dai più noti come il baccalà di San! drigo, il riso di Grumolo o i piselli di Lumignano, a specialità meno conosciute come i bucatini alla lughese (ragù di carni miste e funghi) o la cincionela co´ la rava (salsiccia con la rapa gialla) di Chiampo.
Due i momenti istituzionali, dai quali sono emerse proposte per valorizzare il settore. «Durante il convegno del mattino - spiega Vladimiro Riva, consigliere delegato di Vicenzaè - l´assessore regionale Marino Finozzi ha dichiarato di voler predisporre un progetto di legge per normare e promuovere le Deco, suggerendo al nostro consorzio di attivarsi per dare vita ad un coordinamento a livello non solo provinciale, ma regionale. Sul piano del lavoro, poi l´assessore Elena Donazzan, si è impegnata a valutare un progetto di formazione volto a preparare un responsabile di marketing territoriale per ogni comune che adotti una Deco, dando così possibilità d´impiego ai giovani». Nell´incontro del pomeriggio Roberto De Donno, ha il! lustrato le opportunità di marketing che queste specialità o! ffrono, sottolineando come Vicenza rappresenti un modello a livello italiano.
Intenso l´afflusso di pubblico, che ha resistito fino a quando, verso metà pomeriggio, la pioggia e il vento hanno messo a dura prova gli stand, costringendoli ad abbandonare le postazioni in anticipo. «Anche se un paio d´ore in più di bel tempo non avrebbero guastato - conclude Riva - la manifestazione ha riscosso grande successo, andando oltre le previsioni. E ha sancito un´intesa definitiva tra pro loco e produttori, per mantenere vivi i piatti della tradizione anche nelle feste di paese». M. E. B.
Giornale di Vicenza
lunedì 23 aprile 2012 – CRONACA – Pagina 13