Il territorio vicentino vanta un infinito elenco di specialità locali: ricette antiche che ricordano i sapori di un tempo e prodotti lavorati nel rispetto di tecniche tradizionali che vale la pena di scoprire e preservare. Una delle armi per difendere questo immenso patrimonio è la de.co., la Denominazione Comunale di Origine, un riconoscimento attraverso il quale i sindaci italiani possono tutelare e valorizzare in primis la produzione tipica del mondo agricolo, ma anche i piatti della tradizione e alcuni prodotti artigianali di eccellenza.
Sono numerosi i Comuni Vicentini che hanno aderito alla de.co., con la quale hanno la possibilità di preservare quei prodotti il cui sapore unico è inscindibilmente legato al territorio. Il lunghissimo elenco comprende il radicchio rosso di Asigliano, il Broccolo Fiolaro di Creazzo, la patata di Rotzo, il sedano di Rubbio, i piselli di Lumignano di Longare, il tarassaco di Conco..., accanto a degli straordinari prodotti caseari come il formaggio di Altissimo e il Verlata di Villaverla. E poi ancora il mais Marano, il riso di Grumolo delle Abbadesse, la trota di Cresole e di Altissimo, la bondola di Torrebelvicino, la soprèssa di Valli del Pasubio e molti altri ancora. Un patrimonio inestimabile di storia, cultura e tradizioni gastronomiche da conoscere e preservare.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 19 febbraio 2012