Forse non è ancora tempo di gridare vittoria, ma ciò che è accaduto a Vicenza, grazie anche alle parole chiare e decise del ministro Zaia, è un passo in avanti concreto e decisivo per l'attuazione piena e diffusa dell'intuizione veronelliana (semplice nella forma, rivoluzionaria nella sostanza).
L'ultimo convegno sulle De.Co. (Denominazioni Comunali), tenutosi in Vicenza (nel settembre 2008) e organizzato dal consorzio Vicenza è (tanto merito al direttore Vladimiro Riva), è stato di quelli che si definiscono importanti. Per più ragioni:
- 1, la partecipazione, seppur telefonica, del Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia e, ancor più, le sue parole favorevoli sull'adozione, da parte dei comuni (con semplice delibera), della certificazione d'origine ideata da Veronelli; cade così l'ostruzionismo storico che per anni ha condizionato le decisioni di un buon numero di sindaci italiani, preoccupati di compiere un'azione maliziosamente annunciata illegittima e in contrasto con le disposizioni comunitarie; il ministro è stato esplicito: appoggiare l'iniziativa, perché restituisce verità e dignità ai prodotti che qualificano e rendono unica la terra italiana, e li ripara sia dal triste anonimato sia da possibili tentativi d'imitazione;
- 2, l'annuncio - da parte di Dino Secco, vice-presidente della Provincia e responsabile di Vicenza è – dell'istituzione, in Veneto (e la proposta di estensione nel resto d'Italia), di un coordinamento regionale dei comuni a De.Co., con il proposito di favorire sia un'attività condivisa sia l'aumento del numero (ad oggi, più di 300 in tutta Italia);
- 3, la presentazione contemporanea di due volumi sull'argomento: "De.Co. – Sviluppo locale e strumenti di marketing territoriale", a cura di Roberto De Donno e pubblicato da Veronelli Editore; "De.Co. – La carta d'identità del sindaco", a cura di Paolo Massobrio, edito da I Quaderni di Papillon; due modi - storico/didattico il primo, più tecnico/manualistico il secondo - di stimolare gli amministratori a conoscere e prendere coscienza dei forti strumenti di cui poter disporre per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse gastronomiche del proprio territorio;
- 4, la presentazione, da parte di Vladimiro Riva, della mappa delle De.Co. vicentine (Asigliano con il radicchio rosso, Creazzo con il broccolo fiolaro, Grumolo con il riso, Marano con il mais, Montorso con le composte, Recoaro con le acque minerali e gli gnocchi, Rotzo con le patate, Laghi con gli ortaggi, Villaverla con il Clinto e il verlata, Posina con i fagioli e la patata posenata, Lusiana con la carne secca, le mele e le pere, Tonezza con la patona), di snella consultazione e puntualissime informazioni, esemplare sul piano della comunicazione.
[fonte: Veronelli editore]