«Solidarietà, volontariato, tradizione, identità e promozione del prodotto sono il motore di questa festa: una ricchezza da tutelare e incrementare. L'amministrazione è disponibile ad affiancare i produttori qualora vi fosse l'intenzione di andare oltre la produzione». Ha esordito così Fabrizio Ceccato, sindaco di Asigliano, alla tavola rotonda proposta in occasione della 21^ Festa del radicchio rosso sul tema “Trasformazione del prodotto: a chi conviene?”.
Dopo l'iter per conseguire la De.C.O., denominazione comunale che a Vicenza possono vantare soltanto 25 comuni (tra cui Asigliano) e circa 400 amministrazioni in tutta Italia, si punta ora al marchio di qualità. «La denominazione è stata un passo importante ma non sufficiente - continua - per tutelare un prod! otto che in un ventennio si è evoluto, grazie all'Istituto di genetica e sperimentazione agraria Strampelli. Ora dobbiamo tutelarlo con un marchio».
Altro punto fondamentale la promozione. Nel luglio scorso l'amministrazione era presente, a fianco di quella leonicena, alla festa della comunità di Abensberg in Germania, nel mese di ottobre ha presentato il radicchio nello stand della Regione al salone del gusto di Torino. «Qualche giorno fa - sottolinea Ceccato - abbiamo avuto in visita una delegazione di studenti della Puglia. Sono venuti a Vicenza per apprendere il marketing territoriale e studiare le eccellenze beriche, tra le quali il radicchio rosso di Asigliano».
Tra le autorità presenti alla tavola rotonda, coordinata da Claudia Milani Vicenzi, l'assessore regionale Ciambetti, che ha ricordato quanto il presidente Zaia tenga alla promozione del territorio, il presidente del consiglio della Provincia di Verona Pastorello, il direttore di Vicenza Qualità Germaine Barretto, promotrice dell! 'evento di promozione del “made in Vicenza" , tenutosi al Teatro della cucina, nella città del gusto del Gambero Rosso di Roma, e che visto come protagonista il radicchio asiglianese. Presenti anche il presidente della Coldiretti Vicenza, Diego Meggiolaro, e quello della banca Credito Cooperativo Vicentino, Giancarlo Bersan, sostenitore della trasformazione del prodotto e della necessità di “coltivare l'orgoglio delle eccellenze del territorio".
Soddisfatto dei risultati raggiunti dai coltivatori anche l'onorevole Vascon, assessore all'agricoltura della Provincia ed inventore dello slogan: “Mangia genuino, mangia vicentino". «Sarei contento - ha aggiunto ironicamente - se conoscessero il radicchio di Asigliano almeno in provincia».
Ma la promozione del prodotto non è l'unico problema: nei prossimi anni questa eccellenza del territorio dovrà convivere con un biodigestore. «È una contraddizione amministrativa e pol! itica - denuncia Vascon -: la Regione ha fatto una legge contro la cementificazione e la costruzione di nuovi capannoni. Ora sottraiamo territorio ad una produzione di qualità per smaltire rifiuti: non è possibile». S.Z.
Fonte: Il Giornale di Vicenza, 12 dicembre 2010