L´ultima entrata, in ordine di tempo, è la ciliegia di Castegnero, che può fregiarsi della denominazione di origine comunale da un paio di settimane. Le “perle” vicentine, espressione della tradizione locale, sono al momento una quarantina, ma altre ne arriveranno: l´amministrazione comunale di Gallio ha deciso di avviare azioni concrete per censire e valorizzare i prodotti del territorio.
Una dimostrazione di cosa possano rappresentare le De.Co. del resto, l´hanno offerta di recente Antonio Chemello e il figlio Marco, che hanno trionfato alla “Prova del cuoco”, il programma di Raiuno condotto da Antonella Clerici, puntando sui prodotti locali e della tradizione
Nonostante siano un´invenzione di poco tempo fa, le De.Co. sono entrate di prepotenza nel linguaggio comune. E sempre di più le feste popolari saranno incentrate sui prodotti tipici e punteranno, come fiore all´occhiello, proprio sulla De.Co. del loro territorio.
È il caso, solo per fare qualche esempio, dei gnocchi coa fiorete di Recoaro.
Posina ha puntato finora sulla patata, che ha già ottenuto il riconoscimento, ma è facile prevedere che si farà altrettanto per quei gnocchi che fanno di Posina un luogo di richiamo per i buongustai.
Alle De.Co. è stata dedicata la Festa delle pro loco vicentine ospitata di recente a Villa Tacchi, durante la quale l´assessore regionale Finozzi ha annunciato a breve una legge regionale per le De.Co.
L´occasione per vederele tutte insieme, per far nascere qualche nuova idea, per rendersi conto di quanto potenziale possa rappresentare la valorizzazione di questi prodotti che vanno dai piselli di Lumignano ai fagioli di Posina, dai bucatini alla lughese alla la cincionela co´ la rava di Chiampo; dalla farina di mais Marano, al broccolo di Creazzo, dal tarassaco di Conco al sedano di Rubbio, dalla bondola di Torrebelvicino alla sopressa di Valli, e poi la mostarda di Montecchio e il mandorlato di Lonigo.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 31 maggio 2012