IL GIORNALE DI VICENZA
Sabato 05 Giugno 2010
GLI ASPARAGI
La stagione degli asparagi è al crepuscolo, visto che tradizionalmente si conclude con la festa di Sant’Antonio da Padova il 13 giugno. (Ma non si ripeterà mai abbastanza che, prove alla mano, Sant’Antonio non s’è mai interessato di asparagi a Bassano, né tantomeno li ha piantati).
Peraltro, gli asparagi veneti acquistano sempre più spazio, a cominciare da quello trevigiano di Cimadolmo, fregiato della Dop di recente, sino a quelli veronesi e padovani. È Verona, del resto, la provincia nel Veneto che ne produce di più, seguita da Padova.
Nel Vicentino, mette conto segnalare due coltivazioni di asparagi, entrambe di qualità bianca, che rappresentano sicuramente una nicchia: basta pensare che dell’asparago bassanese si producono 800 quintali. In questi due casi parliamo di decine di chili.
Il primo è l’asparago di Marola, prodotto dall’azienda agricola dei fratelli Branco, ampia quattro campi. Di recente, il sindaco di Torri di Quartesolo, Diego Marchioro, l’ha tutelato con la veronelliana Denominazione Comunale d’Origine, ossia la DeCo. Torri diventa così uno dei 14 Comuni vicentini che utilizzano questo strumento. Spiega il sindaco Marchioro: «L’asparago di Marola cresce su un terreno più argilloso rispetto a quello bassanese. Per questo motivo è più morbido e meno filoso».
L’altra varietà da ricordare è l’asparago di Montebello. Sono due le aziende agricole che lo producono. Quella di Giancarlo Bevilacqua, situata grossomodo vicino al casello dell’autostrada e quella di Lorenzo “Bolle” Celadon, più vicina al paese. Le dimensioni delle coltivazioni sono ancora più ridotte, perché si parla di un campo e mezzo a testa. «L’asparago di Montebello - spiega Francesco Bertola, cuoco de “La Marescialla” di Selva di Montebello - non è dolce. Per questo motivo, piuttosto che assaggiarlo alla maniera classica, lessato e con le uova, preferisco lavorarlo con lardo e carne o usarlo per i sughi».
Bertola dà una prova efficace di quanto sostiene con un suo piatto: il capretto disossato arrosto agli asparagi di Montebello. Gusto equilibrato e ricco.