IL GIORNALE DI VICENZA
Domenica 26 Ottobre 2008
La carota bianca torna nei menu e si avvia la Deco
La millenaria carota bianca rinasce a Monticello Conte Otto. Era il 2003 quando Giancarlo Rizzi, titolare dell’omonimo ristorante, nello studiare i menu palladiani notò che nel ’500 era molto diffusa la carota bianca, la “pastinaca sativa”, poi scomparsa in Italia. E gli venne voglia d’inserirla in questa particolare proposta. Iniziò così una “caccia ai semi” durata un anno. Ora, dopo quattro anni di coltivazione, la carota bianca non solo figura nei listini dei sei “ristoranti delle Risorgive” di Dueville, Caldogno, Villaverla e Monticello Conte Otto. Quest’ultima Amministrazione ha avviato la procedura per la denominazione comunale di origine (Deco), assegnata già a 18 prodotti nel Vicentino, mentre altri quattro sono in fase di valutazione.
A presentare il prodotto, che è stato al centro di una cena a tema al ristorante Rizzi, sono stati il sindaco di Monticello Alessandro Zoppelletto, l’assessore provinciale all’Agricoltura Luigino Vascon. lo stesso Rizzi e lo storico Galliano Rosset, che ha ripercorso la storia di questo tubero, ora diffuso solo nei paesi nordici, partendo dal I secolo avanti Cristo.
A Monticello Conte Otto sono localizzati gli attuali tre coltivatori, che ne producono 15 quintali: è l’unico posto a Vicenza, e forse anche in Italia, dove questa carota viene coltivata e dove trova il suo terreno ideale.