Villaverla si conferma culla di un grande vino, prodotto di nicchia
Perché il «clinto» suscita tanto interesse, oggetto di dibattiti in convegni di enologia o di viticoltura? E perché si moltiplicano i concorsi che premiano i migliori produttori di «clinto», come quello di Villaverla, giunto alla 33a edizione, in cui al centro della festa è proprio «Sua Maestà il clinto»? Si può rispondere innanzitutto che il clinto è un vino derivato da un vitigno resistente alle malattie, la cui produzione dall´inizio del novecento si è radicata in molte zone del Veneto e in modo particolare in alcune zone argillose dell´alto Vicentino. Trattato come il parente povero di vini più nobili, da una legge italiana del ´31 (mai abrogata), è stato anche privato del diritto di essere commercializzato e di poter chiamarsi vino. Eppure da una quarantina d´anni questo «vino» di bassa gradazione resiste ad ogni attacco, diventando anzi sempre più un prodotto «di nicchia», ricercato sia per berlo direttamente come vino, sia per utilizzarlo per valorizzare altre bontà : ciò avviene già a Villaverla, ad esempio, col formaggio Verlata al clinto e con dolci e gelati al clinto.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 4 agosto 2012