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- Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Santorso
- Creato: Mercoledì, 02 Marzo 2011 12:57
IL GIORNALE DI VICENZA
E' stato indetto il “CONCORSO DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DEL LOGO/MARCHIO PER I PRODOTTI DE.CO.” (Denominazione Comunale) del Comune di Bolzano Vicentino. Scadenza prevista per il 31 marzo 2011. Per ulteriori informazioni e iscrizioni qui il testo completo
La pioggia non ha frenato i montecchiani e la loro voglia di mostarda. Nonostante la pioggia di ieri e il freddo pungente di sabato, sono stati numerosi i visitatori che hanno affollato il “Palamostarda” allestito in Piazza Marconi in occasione della terza Fiera della Mostarda. Ad intrattenere le famiglie e i cultori della specialità vicentina le note del coro della Sisilla e l'animazione del gruppo di danza popolare “Il Tirimballo” che, per le loro esibizioni, si sono spostati all'interno del tendone che ospitava gli stand gastronomici.
«Nonostante il maltempo è andata bene, abbiamo venduto quasi tutto, è stato un continuo via vai di gente», dice Irene Zotti dello stand della mostarda Lazzaris. Presenti all'evento anche alcune aziende di prodotti tipici dei Montecchio d'Italia gemellati ! con la cittadina castellana. Concorda Agata Costa dello stand umbro Montecchio Terni: «È stata una bella esperienza, abbiamo venduto tutto il nostro olio». Meno entusiasti i titolari delle bancarelle del mercatino all'aperto, molti delle quali, a causa dell'incessante pioggia, hanno deciso di concludere prima la manifestazione. Pochissime persone si sono fermate alle bancarelle e per questo molte hanno preferito andarsene.
Montecchio capitale della mostarda vicentina. Da oggi a domenica, la città festeggerà il prodotto tipico con una fiera interamente dedicata in piazza Duomo, offrendo gustosi connubi fra la mostarda ed altri prodotti tipici. Saranno presenti alla festa i tre Montecchi d'Italia con cui Montecchio è gemellata, ognuno con qualcosa da abbinare alla mostarda: Montecchio Emilia proporrà il parmigiano reggiano, Montecchio Terni i marroni mentre Montecchio Precalcino il vino.
Nello slargo sarà realizzata una apposita struttura battezzata “Pala Mostarda”, attorniata da casette e gazebo. Gli eventi saranno tanti, ma con un comune denominatore: la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio di Montecchio. «È un'interessante occasione per creare sinergia con i Comuni d! el progetto “I Montecchio d'Italia” - spiega il sindaco Milena Cecchetto - ma anche per promuovere un turismo enogastronomico oggi molto apprezzato in Italia e all'estero. La buona cucina e il buon bere sono ambiti in cui Montecchio ha molto da offrire e, unitamente ai castelli, alle Priare e alle ville rappresentano un volano per l'economia del turismo».
Oggi alle 19 si apre la festa con il Gran Galà della Mostarda, cena al Pala Mostarda con la collaborazione degli allievi della scuola alberghiera Artusi di Recoaro (prenotazioni all'ufficio manistazioni del Comune, 0444.705721 o in Pro loco 0444.696546). Espositori in piazza e possibilità di assaggi e acquisto di prodotti tipici.
Sabato alle 10 si terrà l'inaugurazione ufficiale con il corpo bandistico Rossini di Sovizzo, alla presenza dei sindaci dei quattro Montecchio. Stand gastronomici, mercatino, animazioni folkloristiche con il gruppo storico Giulietta e Romeo. Alle 15 cottura in p! iazza di una forma di Parmigiano Reggiano a cura dell'Associaz! ione culturale La Barchessa di Montecchio Emilia.
Domenica sempre alle 10 apertura degli stand e del mercatino lungo via Roma. Alle 11 aperitivo con la mostarda, intrattenimento musicale con il coro La Sisilla e animazione con il gruppo danza popolare Il Tirimballo. Alle 15.30 “Dire e fare mostarda”. La Fiera si concluderà alle 22. Per l'occasione il museo Zannato sarà aperto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito.
Lunedì prossimo, infine, il suggello alla manifestazione verrà dato dal Consiglio comunale che nella seduta delle 19 approverà il regolamento per le attività agroalimentari tradizionali locali, che istituirà la De.Co., la denominazione comunale: il primo prodotto De.Co. sarà proprio la mostarda.
La mostarda prodotto tipico di Montecchio Maggiore. Tanto da decidere di attribuirgli la De.Co. (denominazione comunale) nel prossimo Consiglio Comunale, e tanto da dedicarle per il terzo anno consecutivo una festa di tre giorni, da domani a domenica. L'appuntamento è in piazza Marconi, dove verrà realizzata una struttura che è stata battezzata “Pala Mostarda”, attorniata da casette e gazebi. Tanti gli eventi in programma, con un comune denominatore: la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio e in particolare la mostarda.Il territorio, con le sue tipicità, si mette in mostra in piazza, con stand e bancarelle, con assaggi e possibilità di acquisto dei prodotti delle varie aziende locali, con spettacoli e animazione e un ricco stand gastronomico con piatti tipici a base di mos! tarda vicentina.
Quattro saranno, in particolare, le aziende produttrici di mostarda presenti: la storica Boschetti di Montecchio, oggi con sede a Veronella, la Nuova Tradizione di Montecchio Maggiore, la Facci di Creazzo e la Lazzaris di Conegliano.E per dimostrare che il piatto non deve essere esclusivamente vicentino, saranno presenti alla festa i tre Montecchi d'Italia con cui Montecchio Maggiore è gemellata, ognuno con qualcosa da abbinare alla mostarda: Montecchio Emilia propone il parmigiano reggiano, Montecchio Terni porta i marroni e Montecchio Precalcino annaffia tutto con vino.
La manifestazione è realizzata dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con Pro Loco, Consorzio Vicenza è, Coldiretti, Slow Food, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato. Animazione musicale a cura di Radio Pico.Informazioni e prenotazione della cena all'Ufficio Manifestazioni del Comune (tel. 0444-705721) o in Pro Loco (tel. 0444-696546).Dom! ani, alle 19 si apre la festa con il Gran Galà della Mos! tarda, cena al Pala Mostarda con la collaborazione degli allievi della scuola alberghiera Artusi di Recoaro. Espositori in piazza e possibilità di assaggi e acquisto di prodotti tipici.
Sabato, alle 10 inaugurazione con il Corpo Bandistico Rossini di Sovizzo, alla presenza dei Sindaci dei “quattro Montecchi” Stand gastronomici, mercatino, animazioni folkloristiche con il gruppo storico Giulietta e Romeo. Alle 15 cottura in piazza di una forma di Parmigiano Reggiano.Domenica, alle 10 apertura degli stand e del mercatino lungo via Roma. Alle 11 aperitivo con la mostarda, intrattenimento musicale con il coro La Sisilla e animazione con il gruppo danza popolare Il Tirimballo. Alle 15.30 “Dire e fare mostarda”. Museo “G.Zannato” aperto tutto il giorno.
Radicchio rosso e corgnoi sono i protagonisti di un gustoso fine settimana. Ad Asigliano dal 5 al 12 dicembre si svolgerà la 21° Festa del radicchio rosso alla quale verrà affiancata la Rassegna provinciale delle verdure d'inverno. Lo stand gastronomico, attivo già dal 5 all'8 dicembre, vedrà il radicchio declinato nelle maniere più diverse. Venerdì 10 tavola rotonda sulla “Trasformazione del prodotto: a chi conviene?” e premiazioni della Mostra concorso per i campioni del radicchio. Sabato 11 bontà da assaporare col salame ai ferri accanto al radicchio. Domenica 12 marcia tra le colture del radicchio ed ancora mostra mercato dei prodotti stagionali.
A Crespadoro le lumache opercolate si potranno gustare mercoledì 8 dicembre, accompagnate da polenta calda e un bicchiere di rosso! . Non mancheranno momenti di intrattenimento. Per mercoledì 8 inoltre si segnalano anche l'escursione notturna, suggestiva camminata al chiaro di luna proposta dalla Pro Loco Val Liona con ritrovo, e partenza, alle 20 nell'area sosta camper San Marco; e la marcia “Ultimo passo d'autunno” e “Maratona dei Colli Berici” in programma ad Orgiano a partire dalle 8 (iscrizioni e informazioni allo 0444. 874676).
Il Giornale di Vicenza, 2 dicembre 2010
Va a vendere il radicchio "porta a porta", ci mette la faccia, Flavio Rezzadore, agricoltore e presidente della sezione Coldiretti di Asigliano. «Il nostro prodotto è stato riconosciuto da diversi esperti del settore come il migliore, tra quelli più diffusi.
È una soddisfazione venderlo personalmente, garantendo la bontà con il proprio nome». Quest'anno, la produzione non arriverà agli abituali 700 quintali, per colpa del maltempo: «Abbiamo raccolto quello cresciuto in fretta, per la molta acqua, ma le piantine più giovani sono marcite - spiega Rezzadore - le stesse caratteristiche che rendono il nostro radicchio speciale, fanno anche sì che sia più vulnerabile all'acqua».
Non è facile dedicare la propria vita alla coltivazione di prodotti tipici: «Il rapporto qualità pre zzo non va a vantaggio dell'agricoltore».
Il Giornale di Vicenza, 28 novembre 2010
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