Attraverso le Risorgive col trenino dei gusti de.co.
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- Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Caldogno
- Creato: Martedì, 21 Ottobre 2014 15:52
Dal 16 al 29 settembre nelle piazze di Sandrigo (Vicenza) la tradizionale festa dedicata al Bacalà alla Vicentina. Presente anche una delegazione dell’Isola gemellata di Rost (Lofoten)
Si rinnova a Sandrigo da martedì 16 a lunedì 29 settembre il tradizionale appuntamento con la Festa del Bacalà. Si parte con il Gran Galà del Bacalà, quest’anno dedicato alla Via Querinissima.
Da venerdì 19 a domenica 21 e poi da giovedì 25 a lunedì 29 saranno quindi attivi gli stand gastronomici nei quali si potrà gustare il classico Bacalà alla Vicentina con polenta oppure i piatti a base di Bacalà, come i Bigoli al Torcio con il Bacalà, gli Gnocchi di Posina al Bacalà e il Risotto al Bacalà. Ogni sera verrà accompagnata da musica dal vivo o spettacoli di danza.
Momento clou della manifestazione sarà domenica 28 settembre. Scenderà in piazza la Confraternita del Bacalà per l’affascinante e goliardica cerimonia di investitura dei nuovi confratelli. Dopo aver letto la formula di rito, il Priore impartirà la benedizione con un grande stoccafisso e accoglierà i nuovi confratelli nel gruppo. Insieme ai cavalieri del Bacalà si uniranno in sfilata i rappresentanti di altre confraternite enogastronomiche e i soci dei Bacalà Club. Sarà presente una delegazione di pescatori di Røst, l’isola norvegese dell’arcipelago delle Lofoten dove si pesca il merluzzo che dopo essere stato essiccato con gelido vento penta stoccafisso. Secondo la ricetta ufficiale della Confraternita del Bacalà, proposta in tutti i ristoranti del Circuito del Bacalà alla Vicentina, può essere impiegato solo questo stoccafisso di primissima qualità.
“La Festa del Bacalà – spiega Fausto Fabris, presidente della Pro Sandrigo – è un fantastico momento di incontro. Tra la cultura vicentina e quella norvegese, accomunate dalla passione verso questo pesce insostituibile. Ma è un momento di incontro anche per i tanti turisti che da tutta Italia vengono a farci visita e che possono così conoscere una tradizione culinaria secolare e al tempo stesso scoprire un territorio ricco di arte e cultura”.
Durante i giorni della manifestazione vengono infatti organizzate anche visite guidate alle Ville e agli Oratori del territorio di Sandrigo. Mercatini di artigianato e prodotti tipici locali.
Musica e folklore animeranno le vie del grazioso centro storico di Sandrigo nei giorni della Festa del Bacalà.
Da oggi è «Festa del Riso» una tradizione autentica
Tutto è pronto per dar vita alla 28ª edizione della Festa del Riso di Grumolo delle Abbadesse, in programma da oggi a martedì 23 settembre. Evento unica del suo genere nel Vicentino, la Festa è stata istituita dalla comunità grumolese per festeggiare il fiore all´occhiello del territorio: le varietà di riso Vialone Nano e Carnaroli, coltivate qui da tempi remoti. La tradizione riporta la coltivazione locale del riso alla fine del Medioevo, quando le monache benedettine di Vicenza (le abbadesse) impiantarono le prime risaie dopo aver bonificato il terreno boscoso e paludoso e averlo disseminato di rogge e canali. Lungo i secoli il buon riso è arrivato ai giorni nostri in piena forma tanto da varcare i confini dell´Italia ed essere sempre più raccomandato da noti gastronomi. Una festa in onore del riso di Grumolo è davvero un dovere e vale lapena sapere che durante i prossimi giorni lo si può acquistare negli appositi chioschi allestiti dai risicoltori del luogo. Ma soprattutto lo si può degustare nell´enorme tensostruttura capace di mille posti a sedere, dove il grande staff dei volontari di Grumolo (cuoche, cuochi, cameriere e camerieri) prepara e serve rapidamente il famoso, prelibato risotto dea badessa. Una sepcialità che si puà gustare solo qui e in questi giorni, un segreto gastronomico impossibile da imitare!
Ma alla Festa del Riso si viene anche per divertirsi, ballare, fare acquisti e molto di più.
IL GIORNALE DI VICENZA venerdì 19 settembre 2014 , pagina 33
TUTTE LE INFORMAZION AL SITO http://www.festadelriso.it/
Da Il Giornale di Vicenza, 30 agosto 2014
10a FESTA DEL GNOCCO 2014
30-31 Agosto 1-6-7-8 Settembre
Da Sabato, 9. Agosto 2014
Domenica, 17. Agosto 2014
Luogo Valli del Pasubio
47ª SAGRA DELLA SOPRESSA
9-10 e dal 12 al 17 agosto 2014 presso il Piazzale Scuole a Valli del Pasubio
Stand gastronomico con piatto tipico "polenta e sopressa", specialità contadine e della tradizione locale; camminata, escursione in montagna, serata giovani, ballo con orchestra, tornei e molto altro...
Venerdì 8 agosto
Serata giovani con i migliori DJ di Radio Stella FM
Sabato 9 agosto
Le sopresse De.Co. sono prodotte da CASA ROSSA di Tisato Andrea, Valli del Pasubio
Ore 14.00 Torneo Beach Volley presso Campo Sportivo a cura A.S. Valli
Riservato residenti Valli e Torrebelvicino – n. 2 campi in sabbia
Ore 20.00 Serata danzante con l'Orchestra Graziano Maraschin
Ore 20.45 Concerto d'organo in Chiesa Arcipretale “I solisti della Cappella Altoliventina”: Martina Zaccarin-soprano ; Lisa Friziero-contralto ; Claudio Zinutti-tenore ; Sandro Bergamo-basso ; Elia Pivetta-organo
Domenica 10 agosto
Le sopresse De.Co. sono prodotte da CASA ROSSA di Tisato Andrea, Valli del Pasubio
Ore 8.30 Camminata tra boschi e contrade a cura del Gruppo animatori turistici della Pro Loco
Ore 9.00 Torneo Beach Volley (fasi finali)
Ore 9.30 Presentazione delle sopresse in gara e valutazione della giuria
Ore 10.00 Apertura Mostra Fotografica e di Pittura. Mostra francobolli della Grande Guerra
Ore 10.30 Saluto delle Autorità e proclamazione Miglior Sopressa 2014
Ore 11.00 Premiazione Gara di Pesca Torrente Leogra FIPSAS – Trofeo sopressa. A cura Gruppo Pescatori. Info e iscrizioni 0445 590048 - 0445 630526
Ore 16.00 Mercatino Artigianale e antiquariato in Centro storico (fino alle 23.00 circa). Negozi aperti
Ore 20.00 Serata danzante con l'Orchestra Nuovi Delfini
Volano alto i torresani allo spiedo di Breganze che diventano De.Co. Il Comune, infatti, ha adottato la denominazione comunale, approvando il disciplinare di produzione dello storico piatto “I toresàni allo spiedo De.Co”, cucinato da queste parti da centinaia di anni.
Viene così ulteriormente nobilitata, con il sigillo di origine di un territorio, una pietanza che già nobile era di suo, nel senso che il colombo di torre, o colombaccio, inserito nell´elenco dei prodotti tradizionali veneti, è stato per secoli un piatto riservato alle tavole dei nobili, che lo allevavano nelle colombare poste sulle torri.
Le ricerche, anche quelle compiute per giungere all´approvazione del disciplinare di produzione e commercializzazione, rivelano che l´uso di allevare piccioni prese avvio nel periodo fra la fine del Quattrocento e l´inizio del secolo successivo, quando la Serenissima Repubblica di Venezia, pacificato il territorio, iniziò a trasformare le torri dei castelli o delle corti agricole, che avevano in origine una funzione militare, di avvistamento o di difesa, riadattandole ad uso civile: abitativo ai piani inferiori, riservato all´allevamento dei colombi nella parte superiore. Da questa abitudine viene il nome torresani e del resto, ancora oggi, il colombo ama nidificare nelle torri, che a Breganze e nel territorio limitrofo sono particolarmente numerose.
L´allevamento domestico dei piccioni, da vezzo dei signori divenne poi abitudine anche nelle case rurali, agevolato dalla grande prolificità dell´animale e dalla bontà della carne.
Così, mentre oggi in molte piazze ai piccioni i sindaci dichiarano guerra, a Breganze il volatile fin dal Medioevo se lo tengono stretto e il Comune oggi gli concede il marchio di tutela.
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