IL GIORNALE DI VICENZA
Domenica 10 Ottobre 2010
CURIOSITÀ. L'ex rifugio antiaereo trasformato in ricovero per formaggi e vini da stagionare emana effluvi particolari
La grotta degli odori scatena gli artisti
Un antro di 500 mq dove riposano il “Castelgrotta”, un caprino e il durello della Cantina sociale di Malo
“Vietato annusare". Ignoti writers colpiscono ancora, questa volta in modo ironico per protestare contro gli olezzi che si possono fiutare vicino all'ex rifugio antiaereo di via Castello, ora riconvertito in grotta d'invecchiamento per vini, formaggi e salumi locali.
Si chiama “la grotta dei sapori” quello che un tempo era un rifugio contro i bombardamenti utilizzato dai residenti del centro storico scledense. Le piazze e vie principali si trovano infatti a poche decine di metri dall'anfratto.
La galleria, gestita da Latterie Vicentine, ospita prodotti agricoli del territorio, certificati dal “Servizio comunale per la valorizzazione e promozione delle produzioni agricole di Schio e della Val Leogra” e marchiati “De.Co”, ovvero denominazione d'origine comunale.
Una grotta destinat! a dunque a valorizzare i prodotti tipici del territorio. Per ora, a maturare nell'antro di 500 metri quadrati, si trovano il vino durello “Ascledum”, prodotto dalla Cantina sociale di Malo , il formaggio vaccino tradizionale ma rivisitato “Castelgrotta” e un tipo di caprino.
La stagionatura si fa sentire all'esterno e non mancano le proteste dei residenti oltre che di qualche studente in transito per raggiungere le scuole superiori. Protesta simpatica tradotta in un disegno che sta facendo sorridere i cittadini di passaggio, costretti a tapparsi il naso per evitare gli effluvi. S.D.C.