Come "nascono" le composte De.Co. Di Montorso: assaggi e dimostrazione
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- Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Montorso Vicentino
- Creato: Giovedì, 03 Gennaio 2013 11:33
Dino Secco
Presidente Vicenza è
Le api nomadi fanno cambiare il regolamento per la denominazione comunale del miele. Accade anche questo a Chiampo, dove il Comune si sta impegnando per l´attivazione di un nuovo prodotto De.Co., dopo la ciliegia Durona e la “cincionela co la rava". Si tratta di un miele di eccellenza, in barba all´inquinamento atmosferico, testimoniato già da riconoscimenti a livello regionale e nazionale.
Sono tante, infatti, le arnie presenti sul territorio. Senza contare la presenza di apicoltori che portano le proprie, perfino dal Trentino perché, si dice, le condizioni ambientali della valle sono particolari e le fioriture sono ricche.
L´idea di creare il miele De.Co,, dando la possibilità al centinaio circa di produttori di farsi conoscere meglio, è stata dell´assessore alle attività produttive Francesco Fochesato. «In vallata ci sono tanti apicoltori e il nostro miele ha guadagnato degli importanti podi in concorsi nazionali - spiega Fochesato -. Da lì è partito l´iter per la valorizzazione e la tutela di un prodotto che possa essere facilmente riconosciuto dal cliente, con il suo marchio e il suo vasetto».
Il gruppo di lavoro per la certificazione De.Co. ha così studiato un vasetto particolare e un´originale etichetta. Ma a complicare le cose ci hanno pensato le api, che sono insetti nomadi. Nei loro voli per bottinare centinaia di fiori ogni giorno, sconfinano spesso e volentieri in territori di altri comuni, infischiandosene dei confini dell´uomo e della denominazione comunale. Una singola ape può visitare mediamente 700 fiori al giorno, cifra che se moltiplicata per le 20.000 api bottinatrici in un alveare, si traduce in 14 milioni di fiori bottinati da un alveare al giorno in un raggio di 3-4 chilometri. Tenuto conto di questo aspetto, il consiglio comunale ha modificato il disciplinare virando su una Denominazione intercomunale, cui sono chiamati a partecipare sette comuni da Montebello Vicentino a Crespadoro.
Ogni paese avrà un suo timbro specifico per certificare la provenienza del produttore, ma il marchio sull´etichetta sarà uguale per tutti per tutti e citerà la denominazione “miele Valchiampo". Così le api potranno sciamare liberamente senza violare i severi regolamenti De.Co..
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Sembra ieri ma sono passati tredici anni da quando Creazzo organizzò la prima edizione della Sagra del Broccolo Fiolaro, iniziativa che ha dato vita ad un percorso che dimostra di avere significativi risvolti di carattere economico oltre che identificativi per la popolazione del comune di Creazzo.
Per il broccolo fiolaro, nel 2003, si è mosso anche Gino Veronelli, padre delle deco, venuto nel comune per conoscere il prodotto tipico del territorio e per valorizzare questo prodotto tipico attraverso la denominazione comunale, dato che proprio Creazzo fu uno dei primi ad approvare la delibera per la De.Co.
Una storia lunga tredici anni che ha visto giornali e televisioni a livello nazionale interessati alla produzione e alle manifestazioni, dalla sagra annuale alla rassegna proposta dai ristoratori, alla nuova cooperativa di produttori di broccolo fiolaro de.co.
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Fonte Il Giornale di Vicenza, 15 dicembre 2012
L'assessore Finozzi presenta il progetto di legge regionale sulle denominazioni comunali
Dopo l'adozione della delibera da parte del Consiglio comunale alla fine dello scorso mese di luglio Sandrigo ha voluto festeggiare la De.Co. del bacalà alla vicentina, alla fine di un anno che ha visto il bacalà protagonista della Via Quirinissima, un percorso promozionale e rievocativo lungo diversi paesi europei realizzato grazie al sostegno della Regione Veneto e degli assessori Ciambetti e Finozzi.
Comune di Sandrigo, Pro loco, Confraternita del bacalà, con Vicenza è e il Tavolo dei Comuni De.Co. hanno infatti ritenuto che fosse giusto celebrare l'ingresso fra i Comuni che hanno adottato una denominazione comunale una comunità che tanto sta operando per promuovere il piatto certamente più noto della terra vicentina e fra i pochi piatti celebri legati indissolubilmente a un territorio, come il fegato alla veneziana o la cotoletta alla milanese.
L'incontro in sala consiliare ha visto i saluti di Fausto Fabbris e di Luciano Righi dopo quelli del sindaco Giuliano Stivan il quale sta pensando alla possibilità di una futura intitolazione di una via o una piazza a Gino Veronelli ma ha anche comunicato che ai vari ingressi nel territorio comunale di Sandrigo è già installata una nuova segnaletica, realizzata d'intesa con Vicenza è, che da il benvenuto a Sandrigo, nel paese di ville venete e del bacalà alla vicentina De.Co., gemellato con Rost in Norvegia.
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