Notizie dai Comuni De.Co. vicentini

La valorizzazione delle de.co. vicentine

“La valorizzazione delle de.co. vicentine”, ovvero come promuovere i prodotti a denominazione comunale, è il tema del convegno di domenica prossima, alle 16 al centro benessere Sirio Life, nell´ambito della festa dello gnocco che chiude questo week end a Selva di Trissino. L´evento, in cui si parlerà anche della patata locale Monte Faldo, è organizzato dal tavolo di coordinamento de.co. vicentino con la comunità montana Agno Chiampo e il comitato “Festa del gnocco”. Bruna Piera Papa, sindaco di Formazza, in Piemonte, parlerà di collaborazione per valorizzare la patata di Formazza con la commissione de.co. sovracomunale “Patata di Monte Faldo”, presieduta dall´assessore Camilla Rubega. Vittorino Rasia, coordinatore del comitato Festa parlerà di “Sviluppo delle de.co. - Gnocchi di Selva". Saranno presenti i presidenti Dino Secco di “Vicenza è”, Ferdinando Manfron della comunità montana e gli esperti Roberto De Donno e Rosario Privitera.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 7 settembre 2012

A Selva di Trissino parte la "Festa del Gnocco"

selva.menu

La ricetta del successo della Festa del Gnocco sta tutta in un piatto di gnocchi rigorosamente preparati a mano, utilizzando ingredienti locali, spadellato uno a uno e proposto con undici varietà di gustosi sughi. Nelle giornate 1-2 e 7-8-9 settembre a Selva di Trissino si potranno gustare gli gnocchi preparati con la patata Monte Faldo De.Co.: tra i tavoli tanta allegria e un servizio ineccepibile grazie al prezioso operato dei numerosi volontari.

Leggi tutto: A Selva di Trissino parte la "Festa del Gnocco"

Sua maesta il "Clinto" valorizza il proprio ruolo

Villaverla si conferma culla di un grande vino, prodotto di nicchia

clinto_villaverla_premiazione

Perché il «clinto» suscita tanto interesse, oggetto di dibattiti in convegni di enologia o di viticoltura? E perché si moltiplicano i concorsi che premiano i migliori produttori di «clinto», come quello di Villaverla, giunto alla 33a edizione, in cui al centro della festa è proprio «Sua Maestà il clinto»? Si può rispondere innanzitutto che il clinto è un vino derivato da un vitigno resistente alle malattie, la cui produzione dall´inizio del novecento si è radicata in molte zone del Veneto e in modo particolare in alcune zone argillose dell´alto Vicentino. Trattato come il parente povero di vini più nobili, da una legge italiana del ´31 (mai abrogata), è stato anche privato del diritto di essere commercializzato e di poter chiamarsi vino. Eppure da una quarantina d´anni questo «vino» di bassa gradazione resiste ad ogni attacco, diventando anzi sempre più un prodotto «di nicchia», ricercato sia per berlo direttamente come vino, sia per utilizzarlo per valorizzare altre bontà : ciò avviene già a Villaverla, ad esempio, col formaggio Verlata al clinto e con dolci e gelati al clinto.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 4 agosto 2012

Patata Monte Faldo rischi per la siccità "Raccolto precoce"

Intervento dei tecnici per tutelare il tubero De.Co. sovracomunale

patata_monte_faldoLa siccità rischia di rovinare le coltivazioni della patata Monte Faldo che ha una De.Co. sovracomunale. E così l´unica soluzione è quella di un raccolto anticipato. La commissione tecnica che coordina il disciplinare di questo pregiato tubero che interessa 5 comuni (Trissino, Valdagno, Cornedo, Brogliano e Nogarole), si è riunita d´urgenza nel municipio di Trissino. Con un professionista di coltivazioni si è parlato di come contrastare il perdurare dell´ondata di caldo che sta falcidiando le colture. I consigli ai coltivatori sono stati messi nero su bianco in una comunicazione, firmata dal presidente Camilla Rubega: «Procedere quanto prima alla raccolta dei tuberi, anche se più piccoli rispetto allo scorso anno, al fine di salvaguardare la produzione e garantirne la qualità. In più, si consiglia l´adozione di un prezzo di vendita congruo ed omogeneo: da 80 centesimi (per le patate più piccole) a 1,20 per i più grandi». Ai coltivatori è stato comunicato anche che gli uffici preposti sono a loro disposizione per tutti i chiarimenti.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 7 agosto 2012

Nogarole Vicentino

Il comune distende il suo territorio sul versante orientale della prima valle del Chiampo, a ridosso della linea di spartiacque con la valle dell’Agno che corre dal monte Faldo (m 807) al monte Croce del Bosco (m 851). L’abitato sorge a 562 metri di quota e venne aggregandosi nel Medioevo attorno alla chiesa dei Santi Simone e Giuda, all’epoca cappella della Pieve di Santa Maria di Chiampo, ricostruita nel Sei-Settecento. Più antica è invece la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, eretta nel Quattro-Cinquecento sul monte Castellaro, forse sul luogo dell’antico fortilizio che non ha lasciato altra traccia se non il nome del sito. La strada che da Chiampo sale a Nogarole e prosegue verso Selva di Trissino attraversa una campagna collinare molto suggestiva per alternanza di boschi e coltivi, attraversata dal torrente Restena e dai suoi affluenti, e punteggiata in modo singolare da capitelli votivi. Non mancano gli alberi di noce, che probabilmente sono all’origine del nome Nogarole, dal latino ‘nux’ al dialettale ‘nogara’: fin dall’antichità questi alberi sono stati coltivati per il frutto, da cui traeva un prezioso olio dai molti usi domestici, e per il legno, non plus ultra per i lavori di falegnameria, tant’è che alla nascita di una femmina era usanza piantare un noce che a tempo debito avrebbe fornito il legno per il corredo delle sue nozze. La piazza racchiude un piccolo mondo, con la chiesa, il municipio, il caseificio sociale, l’emporio e poco distante un ristorante noto in tutta la provincia per i suoi spiedi di cacciagione. Una curiosità viene dai nomi di alcune località ed anche da certi cognomi, dal suono tedesco: per esempio, Alvese, frazione alta del Comune, che deriverebbe dal tedesco ‘alp’, pascolo, e ‘wiese’, prato. La spiegazione rimanda al Medioevo, quando l’Alto Vicentino registrò l’immigrazione di montanari bavaresi, i cosiddetti Cimbri, chiamati a colonizzare l’Altopiano di Asiago, mettendo radici anche attorno il monte Faldo, per l’appunto, nella loro successiva avanzata verso le valli dei Monti Lessini.

 

Rassegna stampa prodotti De.Co. di Nogarole Vicentino

 

PRODUTTORI del COMUNE DI NOGAROLE VICENTINO:

BELLUZZO GIOVANNI via Selva 7 imprenditore agricolo

BELLUZZO GABRIELLA via Zolo 10 Imprenditore agricolo

CHIARELLO SILVANO via Pieri 55 Imprenditore agricolo

DULMIERI RENATO via Ferri 4 imprenditore agricolo

LA PRIMOLA SOCIETA' AGRICOLA via Povoleri 17 Imprenditore agricolo

SINICO ZAIRA via Sinici 53 Imprenditore agricolo

SELLA LEOPOLDO via Sella 2 Imprenditore agricolo

CHIARELLO MAURIZIO via Pieri 50 Imprenditore agricolo

NARDI ANTONIETTA via Selva 31 Imprenditore agricolo

Negro Marcegaaglia via Belluzzi 1 Imprenditore agricolo

Dalla Benetta Federico via Povoleri 9 Imprenditore agricolo

Ristorante "Gabri e Giorgio" via Roma 18

 

Sopressa regina della festa a Valli del Pasubio

Si inaugurerà domenica 5 agosto 2012 la 45ª Sagra della Sopressa, una festa popolare che ogni anno porta a Valli del Pasubio e nell´Alta Val Leogra un gran numero di visitatori. Alla cerimonia sono stati invitati i rappresentanti e autorità del mondo politico, economico e sociale. In mattinata una giuria composta prevalentemente dai ristoratori della Val Leogra valuterà una decina di sopresse prodotte da privati appassionati nel continuare l´antica tradizione di farsi la sopressa in casa. Al termine verrà proclamata la "miglior sopressa" del 2012.

Leggi tutto: Sopressa regina della festa a Valli del Pasubio

Sottocategorie