La trota dell´Alta Valle è un prodotto di eccellenza e di grande qualità. Non soltanto perché certificato con la denominazione comunale, ma per le caratteristiche uniche dell´habitat in cui vive. Questo è quanto emerso dal convegno che si è svolto a Molino durante la 7° edizione della festa della trota de.co.
«Un´occasione speciale per valorizzare e dare il giusto rilievo alle risorse del territorio, puntando ad un progressivo incremento delle potenzialità enogastronomiche a livello comunale» ha spiegato il sindaco Valeria Antecini.
Luigi Zonin, presidente dell´associazione culturale Clampus, ha ricostruito la storia degli allevamenti delle trote grazie alle particolari caratteristiche dell´acqua dell´alta valle. I primi allevamenti sono comparsi nel primo dopoguerra con buche scavate nel terreno alimentate con acqua fresca. Maturata l´esperienza, a metà Anni ´60 sono comparse le prime vasche in calcestruzzo, le semine e l´alimentazione bilanciata dei pesci. Fu quindi Aldo Bittarello il primo a montare su un furgone un cassone d´acqua con impianto a ossigeno per il trasporto delle trote vive. Oggi la troticoltura è meno presente, ma la qualità, grazie anche al marchio de.co. è sicuramente eccellente. «La trota è protagonista dell´Alta Valle - ha detto il presidente della Comunità montana Agno-Chiampo, Fernando Manfron. Parlare di un territorio attraverso i suoi prodotti è promozione, salvaguardia, investimento per il futuro».
Dino Secco, presidente di Vicenza è, ha lodato l´inziativa sottolineando l´importanza della de.co. di cui il Vicentino detiene il record in Italia con 50 prodotti, come segno distintivo di un prodotto locale.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 17 giugno 2012