TRISSINO . Via libera dopo le analisi dell'istituto Strampelli di Lonigo
venerdì 22 gennaio 2016 PROVINCIA, pagina 42
Patata De.Co Monte Faldo. Il progetto ambizioso è diventato realtà. Nel 2016 sarà possibile coltivare nei terreni del Monte Faldo, produrre e mettere sul mercato quattro varietà di patate con sementi italiane. Finora le sementi utilizzate dai coltivatori dell'area di Monte Faldo erano d'importazione. Erano le caratteristiche del terreno, che costituivano le peculiarità inconfondibili della patata di Monte Faldo, di cui i celebri gnocchi di Selva. Si tratta della Rossa Vicentina, l'Alba e due varietà autoctone della Val Formazza (Piemonte): la Fornazza e Occhi Rossi. "La commissione De.Co intercomunale, che comprende rappresentanti di cinque comuni, Trissino, comune capofila, Nogarole Vicentino, Brogliano, Valdagno e Cornedo Vicentino - ha detto il presidente Dario Tovo - , ha fortemente creduto in questo progetto, partito quattro anni fa e arrivato quest'anno alla prima produzione di sementi, che andranno a dimora nel 2016. sementi riservate ai soli iscritti De. Co. Sono state riprodotte quattro varietà, la Vicentina, l'Alba, la Formazza e una varietà che abbiamo chiamato simpaticamente "Occhi Rossi". Il programma di moltiplicazione è arrivato al traguardo grazie all'interessamento della originaria commissione De.Co intercomunale e all'indispensabile collaborazione di Giovanni Guarda, già direttore dell'istituto Strampelli di Lonigo. Le varietà sono state sanificate dalla virosi e nel 2015 è stata eseguita la prima coltivazione in un campo di montagna a Marana, al di sopra degli 800 metri. Con questa coltivazione è stato possibile avere i tuberi-seme, che saranno coltivati nei terreni del Faldo. Una curiosità: in una serata conviviale al ristorante Costa a Selva, presenti sindaci, amministratori comunali e i coltivatori soci, è stata lanciata la sfida fra le nuove varietà Formazza e Alba e la storica Bindia: sono state gustate lesse e in gnocchi: ebbene si è avuto un risultato di quasi parità fra la Formazza 36%, e la Bindia 36.50, distanziata l'Alba, 27.50. Adesso spazio al mercato doc.
Fonte A.C. Il giornale di Vicenza