Ha preso il via ieri a Cresole di Caldogno uno tra gli appuntamenti più attesi dell´estate calidonense: fino a lunedì 9 luglio la tradizionale Sagra di san gaetano, patrono del paese, torna a proporre un ricco programma di appuntamenti che consentiranno di trascorrere delle piacevoli serate in compagnia tra musica, piatti tipici locali e tanto divertimento.
Ed anche quest´anno ci sono tutte le premesse per replicare il successo degli anni scorsi. La festa, organizzata dalla Pro Loco di Caldogno, ha preso il via sera con l´apertura del ricco stand gastronomico dove ogni giorno si potranno gustare primi piatti, secondi, bibite e naturalmente la trota di Cresole, vera e propria specialità locale. Il celebre pesce irideo, che viene allevato nelle acque del territorio, con il suo sapore unico è dunque l´ingrediente principe di questa ricetta prelibata, inimitabile in tutti i sensi dal momento che per la sua preparazione viene utilizzato un ingrediente segreto. Quello che si può dire è che la trota viene cucinata alla brace con una speciale impanatura a base di nove erbe aromatiche. Il risultato è un piatto sopraffino, che ha ottenuto il meritato riscatto nel 2011 con il conseguimento della Denominazione Comunale della provincia di Vicenza. Ma, accanto alla buona tavola, in sagra c´è spazio per molte altre iniziative da non perdere: anche questa sera un complesso animerà la pista da ballo con tanta musica dal vivo: dopo “Graziano Maraschin” sarà la volta dell´Orchestra “Melody”. Domenica mattina alle ore 10.00 la comunità è invitata a partecipare alla S. Messa, poi la sera, alle ore 21.00 si potrà nuovamente scendere in pista con la grande Orchestra “Anna e il gruppo 2”. La Sagra di san gaetano si concluderà poi lunedì: la serata danzante vedrà come protagonista l´Orchestra Sergio Bevilacqua e “Le Melodie” e a seguire tutti con il naso all´insù per godersi i fuochi d´artificio. Per tutto il corso della manifestazione, oltre allo stand gastronomico, saranno attivi il chiosco birre e vino e la pesca di beneficenza.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 7 luglio 2012