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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Dueville
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Creato: Lunedì, 11 Aprile 2011 11:47
A Dueville li chiamano “gli spaghi di Sant’Anna”, perché attorno alla ricorrenza (26 luglio) è il periodo clou della raccolta, e anche per dedicarli alla santa patrona del paese. Tecnicamente, è conosciuto come “fagiolo asparago” per la sua lunghezza: in dialetto sono le “tegoline-asparago” o “teghe-asparago”. C’è chi le chiama anche “teghe-chilometro”, alludendo al fatto che il baccello può arrivare sino a 80 centimetri, mentre a Verona sono indicate come “scurie”, cioé fruste.
I nomi sono vari, ma a Dueville il Comune, per fare chiarezza, ha assunto le tegoline-asparago come prodotto a Denominazione Comunale, una delle quaranta “De.Co.” veronelliane del Vicentino.
Queste tegoline hanno due caratteristiche che le distinguono dalle altre, che pure sono coltivate in vari luoghi della provincia: la lunghezza, che non deve superare i quaranta centimetri (ma per l’utilizzo in cucina va bene anche la metà, altrimenti è difficile girarle assieme ai bìgoli nel piatto) e il seme.
Questo è il punto. A differenza di altre tipologie, le tegoline di Dueville nascono dal seme nero: una volta lessate, infatti, prendono un colore verde scuro e intenso. Il seme nero è più raro e pregiato rispetto a quello bianco. Queste tegoline sono simili, dunque, ma diverse dalle “cornette”, che sono assai coltivate, per esempio, a Montecchio Maggiore.
A ritrovare questo seme è stato, un anno fa, Luigino Muraro, attivo nella Pro loco di Dueville, proprietario di un Garden ma appassionato coltivatore e ricercatore di prodotti tipici. S’è ricordato che suo padre si riforniva di questo seme! da una famiglia di Tombolo. Muraro sostiene che sono gli unic! i ad averlo: neanche lo “Strampelli” di Lonigo ha conservato il seme nero delle “tegoline-asparago”.
Così ha rintracciato la famiglia, s’è procurato il seme e l’ha distribuito a una decina di produttori di Dueville. Tra loro anche a Francesco Cacitti, commerciante e impiantista di professione, ma anche lui appassionato che ha contribuito al recupero di questa verdura. Oggi, dopo un anno di coltivazione, ciascuno dei dieci coltivatori produce un quintale circa di tegoline.
Grazie alla determinazione e alla passione di un gruppo di produttori, è stata ripresa una coltivazione che un tempo era caratteristica nelle campagne. Il “fagiolo asparago”, infatti, cresceva attorno alle piante di mais: l’uno e l’altro, l’ortaggio e il cereale, erano un vero e proprio salvadanaio per la famiglia contadina. Nello stesso campo erano prodotti anche radicchio e zucche, per completare la gamma degli or! taggi. Questa tegolina era importante perché rilasciava azoto, che migliora la fertilità del terreno. I diserbanti moderni hanno eliminato questa convivenza e adesso la coltivazione degli “spaghi” è affidata alla buona volontà di pochi.
Il risultato alimentare è di grande interesse: con i bigoli (le tegoline vanno lessate a parte e poi unite utilizzando un fondo di cipolla) si ottiene una “paglia e fieno” davvero saporita. Omar Viero del “Molin Vecio” utilizza nel fondo anche avannotti di trota. A Dueville all’ultima sagra gli “spaghi” hanno spopolato. Il piatto è un successo anche all’ultimo arrivato del gruppo dei ristoranti de “Le Risorgive”, ossia “Peccati di gola” di Silvia Bertinazzi di Dueville.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 15 agosto 2010
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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Montorso Vicentino
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Creato: Lunedì, 11 Aprile 2011 11:21
Una delle tradizioni più belle osservate con scrupolo a Montorso è quella di preparare, in occasione della festa di San Biagio, patrono del Comune, che ricorre il 2 febbraio, le rinomate composte, che prendono appunto il nome di "Composte di Montorso", un piatto tanto povero quanto prelibato la cui origine risale a quando, prima ancora che la trasformazione industriale dei prodotti della terra (con tutti i suoi aspetti positivi ma anche negativi) diventasse una realtà da cui è inimmaginabile tornare indietro, obbligava tutti a mettere a tavola prodotti stagionali. A meno che…la fantasia e l'intuizione dei contadini non inventassero, attraverso appunto le composte, metodi di conservazione semplicissimi quanto efficaci che consentissero loro di potersi offrire pietanze di frutta e verdura anche lontano dal raccolto.
Uno di questi piatti, con verze e ! graspia, è giustamente considerato esemplare e vale la pena di proporlo.
Esso prevede l'utilizzo di verze che, una volta raccolte, vengono tagliate e scottate in un liquido fatto da nove parti di acqua salata ed una di graspia, cioè il vino più povero ottenuto dai contadini dopo la vendemmia.
Dopo averle scottate e raffreddate, le verze vanno messe in un barile a strati alternandole con sale grosso. Per aromatizzarle si aggiungono aglio e chiodi di garofano. Quindi si versa la graspia che deve coprire il tutto per quaranta giorni. A questo punto la composta è pronta: le verze così possono essere sciacquate e cucinate come se fossero fresche.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 30 gennaio 2009
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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Caldogno
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Creato: Domenica, 03 Aprile 2011 16:44
Il Comune di Caldogno può fregiarsi di due prodotti alimentari d'eccellenza locale, ora inseriti nel registro De.Co (Denominazione Comunale): la famosa trota di Cresole e il dolce bussolà di Caldogno.
Nell'ultimo consiglio comunale è stato approvato all'unanimità l'inserimento delle due specialità all'interno del libro bianco. «Il marchio De.Co - ha ricordato l'assessore all'ecologia Ivan Meneguzzo - ha un grande prestigio, perchè permette di stabilire un disciplinare con tutte le caratteristiche dei prodotti alimentari, salvaguardandoli e rendendoli così unici».
Requisito fondamentale per il conferimento del marchio De.Co è il valore tradizionale del prodotto; requisito che possono ampiamente vantare sia la trota cresolana, sulla tavola dei calidonensi fin ! dagli anni '60 e ancor di più il dolce bussolà, che si ritrova raffigurato in un affresco del Fasolo, all'interno di Villa Caldogno.
Il titolo ottenuto dalla trota sarà celebrato durante la 5a Festa della Trota, che si terrà a Cresole dall'8 al 10 aprile.
Dal consigliere di minoranza Sergio Lovo arriva la proposta di un pranzo “consiliare” per degustare i due prodotti; proposta accolta con un sorriso da tutti i consiglieri e dal sindaco Vezzaro, che ha anticipato la prensenza di una delegazione di Varese alla Festa.
Il Giornale di Vicenza, 3 aprile 2011
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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Creazzo
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Creato: Venerdì, 01 Aprile 2011 10:57
Le Vie del Gusto Magazine dedica un articolo al Broccolo Fiolaro di Creazzo
Per consultare la rivista: VdG_magazine.pdf
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Categoria: Notizie De.Co. sovracomunale Patata Monte Faldo
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Creato: Martedì, 15 Marzo 2011 10:36
VALLE DELL'AGNO. Varata la denominazione
Il marchio di qualità sarà visibile sulle cassette del pregiato tubero
Gli agricoltori dei 5 comuni di Valdagno, Trissino, Brogliano, Cornedo e Nogarole, che hanno recentemente istituito la De.Co. sovracomunale - prima ed unica in Italia - della “Patata monte Faldo", possono fregiarsi del logo De.Co. da apporre su sacchetti o cassette. L'ha confermato Diego Pellizzaro, componente della commissione tecnica, illustrando identificazione e disciplinare di produzione e commercializzazione della “Patata Monte Faldo.
«Fra i Comuni è stato raggiunto l'accordo per assumersi la spesa della stampa delle etichette con logo, che si potranno ritirare in municipio -spiega l'assessore alle attività produttive di Trissino, Camilla Rubega, che ha presenziato alle varie riunioni assieme all'assessore al turismo della Comunità montana Agno-Chiampo, Giuseppe Gelai, e degli assessori di Valdagno Beatrice Dal Lago, di Brogliano Dario Cocco e di Cornedo Tullio Soldà-. Sarà istituita una commissione tecnica sovracomunale di 10 esperti presieduta da uno dei sindaci». Per Vladimiro Riva, presidente del consorzio “Vicenza è", è un'iniziativa importante. La patata dovrà essere inserito nel percorso turistico della Pedemontana vicentina, previsto dalla Regione».A.C
IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 15 Marzo 2011 PROVINCIA, pagina 33
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Categoria: Notizie dai Comuni De.Co. vicentini
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Creato: Mercoledì, 09 Marzo 2011 18:55
Il Tavolo di Coordinamento dei Comuni De.Co. vicentini ha messo a punto una procedura per costituire una De.Co. Procedura che ha voluto codificare e rendere il più possibile omogenea. Pochi documenti, piuttosto semplici, da condividere con tutti i Comuni interessati, per offrire uno strumento chiaro e condiviso sulle regole da rispettare e i meccanismi per procedere a costituire una Denominazione Comunale nel rispetto delle normative Comunitarie in materia di qualità e origine.
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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Santorso
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Creato: Mercoledì, 02 Marzo 2011 12:57
Liquore Gerolimino..
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Categoria: Notizie De.Co. sovracomunale Patata Monte Faldo
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Creato: Lunedì, 28 Febbraio 2011 15:43
IL GIORNALE DI VICENZA
La patata divide il Consiglio
L'opposizione: «Con la “DeCo Monte Faldo” addio al tubero di Castelvecchio». Il Comune: «Necessario un regolamento»
Il Consiglio diventa polemico sulla patata. La qualità “Monte Faldo”, tipica della zona di Nogarole e utilizzata per i rinomati gnocchi di Trissino, è al centro della polemica per l'accordo tra Valdagno, Trissino, Cornedo , Brogliano e Nogarole per far diventare questo tubero il primo prodotto De.Co. sovracomunale in Italia.
DUBBI. Lega nord e “Per Valdagno” si sono scagliati contro la scelta di accomunare tutte le patate valligiane sotto un unico marchio. Il rischio, secondo Carlo Fongaro (Lega nord) «è di perdere la denominazione valdagnese di “Patata di Castelvecchio”, che cresce sulle colline dell'ovest e che è conosciuta da secoli per la sua bontà e per la versatilità in cucina». Lorenzo Bosetti (“Per Valdagno”! ) aggiunge: «Come si potrà identificare il territorio d'origine della patata? Sarà estremamente difficile mantenere la tipicità del prodotto».
RASSICURAZIONI. Ai dubbi dell'opposizione ha risposto l'assessore all'agricoltura Beatrice Dal Lago e il consigliere comunale di maggioranza Fernando Manfron, che è anche presidente della Comunità montana Agno-Chiampo. «Per quanto riguarda l'ambito territoriale della De.Co. sovracomunale -ha spiegato Dal Lago con il supporto tecnico dell'assessore Giancarlo Acerbi- si potrà decidere di volta in volta come procedere e quali comuni includere. L'importante è stabilire un protocollo sulla qualità dei prodotti che si vogliono includere nella denominazione sovracomunale. È necessario approvare il regolamento per la De.Co. Valdagno non è il comune capofila ma ha approfitatto di un'opprtunità importante proposta da Trissino. È una scelta importante per il territorio».
COMMISSIONE. Tutti d'accordo, invece, sulla revisione di alcuni aspetti della commissione che valuterà i prodotti De.Co. sovracomunali. Durante la discussione, la Lega nord aveva proposto 3 emendamenti che sono stati respinti perché era necessaria l'approvazione del testo così com'era stato approvato negli altri Comuni coinvolti. E così è stato anche a Valdagno. La commissione potrà essere allargata, il parere espresso dai tecnici agroalimentari dovrebbe diventare consultivo e non vincolante.
IL GIORNALE DI VICENZA Domenica 27 Febbraio 2011
PROVINCIA Pagina 37
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Categoria: Notizie dai Comuni De.Co. vicentini
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Creato: Venerdì, 25 Febbraio 2011 17:03
E' stato indetto il “CONCORSO DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DEL LOGO/MARCHIO PER I PRODOTTI DE.CO.” (Denominazione Comunale) del Comune di Bolzano Vicentino. Scadenza prevista per il 31 marzo 2011. Per ulteriori informazioni e iscrizioni qui il testo completo
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Categoria: Notizie dai Comuni De.Co. vicentini
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Creato: Mercoledì, 23 Febbraio 2011 15:40