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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Montecchio Maggiore
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Creato: Martedì, 23 Novembre 2010 10:28
La mostarda di Montecchio avrà il marchio de.co. O ancor meglio, la ricetta castellana che verrà svelata a breve e la denominazione comunale servirà a disciplinare, nella qualità e particolarità gastronomica, le caratteristiche del prodotto tipico. In attesa quindi della mostarda perfetta, Montecchio si prepara ad una tre giorni dove la specialità castellana sarà la principale protagonista. Da venerdì a domenica prossimi piazza Duomo e via Roma saranno i palcoscenici di bancarelle per assaggi eno-gastronomici del condimento.
«Quest'anno ci saranno anche alcune novità mantenendo però il solco della tradizione tipica castellana» ha detto l'assessore alle manifestazioni, Leonardo Peotta. Il presidente della Proloco Alte Montecchio, Giuseppe Trevisan, ha evidenziato l'intenzione che la fiera della mostarda diventi una tradizione ed una data da non perdere per la città; mentre il sindaco Milena Cecchetto ha annunciato la presenza dei tre Montecchio gemellati con la città. «D'ora in poi questa fiera si svolgerà a fine novembre e diventerà un appuntamento fisso» spiega.
Venerdì prossimo alle 19 apertura ufficiale dell'expo in piazza Marconi con espositori ed assaggi delle aziende produttrici.
Alle 20 seguirà il gran galà della mostarda al PalaMostarda con gli allievi della scuola alberghiera di Recoaro (per prenotazioni: ufficio manifestazioni 0444 705721). Sabato invece dalle 10.30 fino alle 22 apertura degli stand espositivi; alle 15.30 verrà realizzata una forma di parmigiano. Domenica la manifestazione continuerà dalle 10 alle 22 con bancarelle, mercatino e vari stand. A.F.
IL GIORNALE DI VICENZA 23/11/2010
Informazioni: www.comune.montecchio-maggiore.vi.it
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Categoria: Notizie dai Comuni De.Co. vicentini
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Creato: Martedì, 23 Novembre 2010 10:19
È rimasto a Vicenza un'ora e mezza, ma pur correndo su e giù da Milano (ieri sera aveva un cena per 200 persone da preparare) non è voluto mancare al ricordo ufficiale e alla consegna del Premio intitolato all'amico e collega. Carlo Cracco, cuoco nato a Creazzo ma oramai milanese di adozione, primo attore sulla ribalta internazionale della gastronomia, ieri ha portato la sua testimonianza in ricordo di Severino Trentin, il cuoco di 51 anni scomparso a luglio dopo aver lottato sei anni contro un tumore. «Una persona dalle qualità umane e professionali elevatissime, di bontà d'animo unica. Anche se ti chiedeva l'impossibile gli dicevi di sì per il modo in cui te lo chiedeva». Cracco ha raccontato anche come ha conosciuto - ai tempi in cui lavorava con Gualtiero Marchesi, oltre vent'anni fa - sia Severino che Enzo “Penacio” Gianello. «Erano venuti a cena da Marchesi e io dovevo tornare a casa. Non li conoscevo. Chiesi loro un passaggio. Partimmo all'una di notte. Da lì nacque un'amicizia».
Carlo Cracco assieme a Enzo Gianello hanno consegnato alla vedova Nerina Lunardi la pergamena della prima edizione del Premio intitolato a Severino Trentin, istituito dai Ristoratori artigiani (guidati da Sergio Boschetto) e dall'Assoartigiani, presente con il presidente Giuseppe Sbalchiero. Oltre a lui, hanno portato il loro saluto l'assessore provinciale Luigino Vascon e il presidente della Coldiretti, Diego Meggiolaro.
Prima della consegna del premio, e un toccante video prodotto da Carla Padovan, il giornalista Antonio Di Lorenzo ha ricordato la figura del cuoco, indicandolo come uno di quei geni usciti dall'Istituto “Rossi” di Vicenza, al pari di altri grandi nomi, come l'imprenditore Franco Gemmo e di scienziati come Federico Faggin. «Sono persone che vedono nel profondo delle cose e lontano, capiscono le opportunità, hanno i piedi ben piantati nella tradizione ma sanno come innovare senza perdere i valori».
Condotto da Vladimiro Riva, regista del progetto, l'incontro ha visto anche gli interventi di Roberto Astuni sulle Denomiazione comunali e il ruolo avuto da Severino Trentin nel promuoverle, di Francesco Soletti, che ha indicato l'Expo del 2015 come l'occasione per sviluppare le “Deco” vicentine, e di Roberto De Donno, che ha condotto una ventina di studenti universitari pugliesi a conoscere la realtà delle “Deco” vicentine. Folla in platea, a testimonianza di quanto Trentin fosse amato.
IL GIORNALE DI VICENZA 23/11/2010
Fote della giornata: premioDeco.jpg premioDeco_1.jpg premioDeco_3.jpg
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Categoria: Notizie dai Comuni De.Co. vicentini
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Creato: Venerdì, 19 Novembre 2010 11:24
Nasce a Chiampo la prima festa della “Cincionèla co' la rava". Prodotto della tradizione, la cincionèla torna sulla tavola grazie all'impegno sia di chi ha voluto riscoprirla e produrla, sia dell'assessore all'agricoltura Francesco Fochesato
Da quest'anno il Comune si fregia di due titoli De.Co., la denominazione comunale che contraddistingue i prodotti tipicamente locali. Oltre alla cincionèla co' la rava, la De.Co. è arrivata anche per la ciliegia Durona del Chiampo.
Piatto povero dei contadini di un tempo, la cincionèla nasce aggiungendo all'impasto della salsiccia la rapa gialla. La rapa era un espediente per allungare, quando mancava la carne e c'era miseria. Con i tempi nuovi, l'insaccato era andato nel dimenticatoio. Dopo attente ricerche con il supporto dell'esperto Riccardo Lagorio, i macellai di Chiampo hanno tirato fuori dal cassetto la ricetta e hanno ricostruito tale e quale la salsiccia tanto cara alla gente d'un tempo. Nella cincionèla co' la rava il gusto dolciastro della rapa gialla ingentilisce e quasi nobilita l'impasto della carne. Solo mani esperte, seguendo un attento disciplinare, sanno realizzare questo particolare prodotto.
Il programma prevede domani dalle 18 in poi l'apertura degli stand gastronomici. Dalle 21 musica con Max Dalla Valle. Domenica gli stand saranno aperti fin dalle 9. Alle 10.30 si svolgerà la partenza del rally “Memorial Mariano Dal Grande". Nel pomeriggio, dalle 15 alle 19, intrattenimento per bambini con “La Piccola Compagnia del Cucco". Alle 21 ci saranno le premiazioni del rally. La serata avrà sottofondo ed intrattenimento musicale con ingresso libero. M.P.
GIORNALE DI VICENZA 19/11/2010
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Creato: Venerdì, 19 Novembre 2010 10:21
20 - 21 novembre 2010 - ore 16.00 / 23.00
Torna per il terzo anno consecutivo la kermesse dedicata alla spumante più esclusivo e originale d'Italia con una serie incredibile di appuntamenti tra cultura e spettacolo a Montecchio Maggiore presso il Paladurello - Cantina Colli Vicentini.
CANTINE PRESENTI: Cantina Colli Vicentini - Cantina Monteforte - Cantina di Gambellara - Cantina di Soave - Cantina Valleogra - Cecchin - Corte Moschina - Fongaro - Marcato - Sandro De Bruno
PROGRAMMA:
Sabato 20 novembre 2010 dalle ore 16.00
Degustazioni - Inaugurazione - Premio Giornalistico Durello - Sopressa - Musica - Panà - Intrattenimento - La Gata - Gastronomia - Folklore - Bacalà alla Vicentina - Enoturismo - Pan Biscotto - Fossili - Vulcani
Sabato 20 novembre 2010 dalle ore 21.00: ANONIMA MAGNAGATI in esclusiva con "Durelliamo il Pianeta"
Domenica 21 novembre 2010 dalle ore 16.00: Degustazioni - Gastronomia - Film - Fasolari - Natale - Pamojo - Animazione - Spettacolo - Pistonieri - Formaggio - Mostarda - Mandorlato - Trombini
Domenica 21 novembre 2010 dalle ore 21.00 Le bronse querte con "... a tutto Durello"
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Creato: Venerdì, 19 Novembre 2010 10:11
Lunedì Carlo Cracco consegna il “Premio Severino Trentin”
Un aumento di un altro 10% della produzione, che arriva ora a 550 mila bottiglie. «Da almeno quattro anni il trend è costante, 50 mila bottiglie l'anno, segno che le bollicine del durello sono apprezzate», spiega il direttore Aldo Lorenzoni. «A riprova della vitalità del settore - prosegue il direttore - sono da sottolineare le molte novità che propongono le aziende, da Marcato che presenta un durello di dieci anni, a Fongaro che inaugura la nuova Cantina fino a Cecchin che ha ottenuto i Due Bicchieri».
Undici sono le aziende della Lessinia, tra il Vicentino e il Veronese, aderenti al Consorzio di tutela presieduto da Andrea Bottaro. Il durello è un vino in crescendo che da domani celebra il suo lungo week-end di festival. Ieri sera s'è svolta un'anteprima - condotta da Lucia Vesentini - con alcune premiazioni legate alla divulgazione della conoscenza del vino. Il premio “Giornalista durello” è stato vinto da Franco Faggiani, de “Il mio vino”: sul numero di ottobre ha pubblicato l'articolo “L'evoluzione del durello”. Il premio “Ristoratore Durello” è andato a un locale di Viareggio, “La Baracchina sul molo”, guidata da Antonella Rivara e Daniele Cinquini, che hanno fatto conoscere il durello in Toscana. Il premio “Ambasciatore del durello” è stato consegnato a Mauro Pasquali, di Slow Food Vicenza.
Roberto Boscolo è stato premiato da Guerrino Mazzocco, presidente di sezione dell'Assoartigiani, per il miglior piatto in abbinamento al durello: “Trota delle risorgive alla Vicentine”. Un baccalà fatto però con la trota. Nell'ambito del festival, lunedì Carlo Cracco sarà a Vicenza per il “Premio De.Co. Severino Trentin” alla memoria del grande cuoco vicentino scomparso da poco.
Fonte: GIORNALE DI VICENZA 19/11/2010
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Creato: Venerdì, 05 Novembre 2010 18:46
Presentata la pubblicazione “Il Maiale nella tradizione vicentina”, realizzata dall’editore Terra Ferma nella collana Tecete.
Amedeo Sandri, uno degli autori, ha scritto del maiale nella nostra tradizione, mentre Carla Urban racconta l’odierna arte della norcineria, con i ritratti di uomini e donne del settore e l’elenco dei migliori prodotti artigianali.
Il libro presenta poi 53 ricette, di cui 13 antipasti, 15 primi, 25 secondi oltre a 5 ricette base, il tutto abbinato a vini vicentini consigliati. Le ricette sono il frutto del lavoro di 14 chef, con Enzo Penacio che ha messo a disposizione la sua cucina per le fotografie dei vari piatti.
La pubblicazione riporta infine, come utile informazione per i turisti, l’elenco di una dozzina di ristoranti in cui è possibile degustare piatti descritti nel libro.
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Creato: Venerdì, 29 Ottobre 2010 09:53
Sarà una commissione a decidere chi merita o no l'iscrizione all'apposito “registro di qualità”
Nell'ultimo consiglio comunale il Comune di Santorso ha infatti deciso di istituire il marchio De.Co allineandosi con altre amministrazioni locali che hanno scelto questo strumento per marcare la qualità di un prodotto locale.
«Con questo strumento vogliamo salvaguardare le peculiarità produttive e le lavorazioni tradizionali di alcuni prodotti che sono strettamente legati alla nostra terra e alla nostra comunità - commenta Paolo Manza, assessore alle attività produttive -. Si tratta di un iniziativa per lo sviluppo e l'incentivazione delle attività produttive, del turismo e del commercio, che speriamo possa anche garantire una più equa remunerazione del lavoro montano».
Chi fosse interessato a far ottenere la De.Co ad un prodotto locale deve presentare domanda in Comune, evidenziando le caratteristiche del prodotto, gli ingredienti e la procedura del prodotto, dalla prima attività di produzione sino all'imballaggio e alla sua conservazione. Sulla ammissibilità della iscrizione nel registro di qualità si pronuncia una commissione nominata dal sindaco. AL
GIORNALE DI VICENZA 29/10/2010
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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Chiampo
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Creato: Venerdì, 22 Ottobre 2010 15:34
Quattro macellerie nobilitate dal De.Co per la “cincionèla”
La giunta comunale ha accolto nel registro dei prodotti De.Co., la denominazione comunale, quattro attività di Chiampo che producono la “cincionèla co' la rava". Le macellerie Guglielmo Chiarello in Via Volta, Giovanni Raniero in Via don P.Mistrorigo, Angelo e Paolo Raniero in Via S.Martino, Felice Ghiotto in Via Grumello sono qualificate alla vendita e alla produzione del particolare insaccato.
La "cincionèla co' la rava", un tempo diffusissima, è stata riscoperta attraverso un lungo lavoro che ha portato al riconoscimento De.Co, con lo scopo di conservare le tradizioni, valorizzare i prodotti locali, stimolare e promuovere le tipicità del territorio.
La rapa gialla, esclusivamente prodotta nella Valle del Chiampo, è la protagonista di questo prodotto. Un tempo era usata dalle famiglie contadine per “allungare" l'impasto delle salsicce, potendo così inserire meno carne. Oggi la “cincionèla co' la rava" è riscoperta come gusto delicato.
Ma come si prepara la “cincionèla co' la rava"? Le modalità di insacco sono svolte esclusivamente a mano. La rapa gialla, assieme a sale, pepe e nove moscata, è presente in percentuale variabile tra il 25 ed il 30% sul totale. Del suino si utilizzano polpa e rifilature di spalla, di coppa, goletta, coscia e magro di pancetta.
Il logo De.Co sarà apposto su ciascun pezzo prodotto, così come potrà essere sulla carta che avvolgerà il salume.
«Abbiamo lavorato molto per riportare a conoscenza questo prodotto che aveva una storia di povertà - ha spiegato Francesco Fochesato, assessore all'agricoltura, industria e artigianato -. Un piatto che ha da dire ancora molto sulle nostre tavole». M.P.
GIORNALE DI VICENZA 22/10/2010
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Creato: Venerdì, 15 Ottobre 2010 19:54
I prodotti De.Co. broccolo fiolaro di Creazzo, patate di Rotzo e trota di Altissimo protagonisti della trasmissione CASA ALICE del canale tematico ALICE TV visibile sul canale SKY 416 e sull’IPTV, la tv di Telecom Italia grazie al Consorzio Vicenzaè impegnato da tempo nella valorizzazione dei prodotti tipici con particolare attenzione per la loro valenza turistica.
La puntata che andrà in onda mercoledì 20 ottobre alle 8,30 e alle 18,30, si intitolerà “La cucina salutare ed i ristoranti di lunga vita”, è condotta da Franca Rizzi ed è stata registrata nei giorni scorsi a Roma con lo chef Enzo Gianello Penacio e la nutrizionista Dott.ssa Albini,
Lo chef vicentino proporrà una ricetta a base di trota di Altissimo, broccolo fiolaro di Creazzo e Patate di Rotzo: un piatto di cui saranno illustrati anche i segreti di una sana alimentazione
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Creato: Mercoledì, 13 Ottobre 2010 13:10
IL GIORNALE DI VICENZA
Mercoledì 08 Settembre 2010
SEMPRE PIÙ COMUNI CHIEDONO IL RICONOSCIMENTO PER VALORIZZARE I LORO PRODOTTI TIPICI
Alla scoperta dell’Italia De.Co.
Nel giugno 1999 Luigi Veronelli lancia l’idea che i Comuni possano valorizzare il proprio territorio attraverso le produzioni artigianali ed agricole. Quella proposta può essere considerata a tutti gli effetti l’origine delle De.Co, il marchio Comunale, che certifica la provenienza di un determinato prodotto (del comparto enogastronomico o artigianale) da un determinato territorio.
Di De.Co. si parla per la prima volta in Parlamento nell’ottobre 2001, con l’approvazione della Legge Costituzionale che rende possibile per i Comuni l’intervento in materia agricola. Sono una decina i comuni che rispondono subito. L’anno successivo arrivano al centinaio, nel 2004 salgono a 400.
Nel marzo 2007 viene pubblicata da Edizioni Forterrea, la prima Guida ai Comuni che hanno adottato la De.Co. a cura di Riccardo Lagorio. Viaggio nell'I! talia a Denominazione Comunale. Una guida turistica alla scoperta dei borghi e delle eccellenze enogastronomiche ed artigianali dell'Italia.
Oggi sono sempre più i comuni che chiedono il riconoscimento per i loro prodotti.