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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Dueville
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Creato: Martedì, 10 Agosto 2010 13:00
IL GIORNALE DI VICENZA
Marted 10 Agosto 2010
DUEVILLE. Un prodotto tipico del territorio
S. Anna porta la De.Co. ai fagioli a metro
Ottimi come contorno o per condire i bigoli Un valore aggiunto fra le risorse del paese
Il 2010 distingue Dueville anche in ambito alimentare. stata infatti attribuita la De.Co. (Denominazione Comunale) ad uno dei prodotti ortofrutticoli storici del Comune: gli Spaghi o Teghe di Sant'Anna. Questi legumi sono lunghi fino a 80 cm e rinomati come coltura che tollera bene la siccità. Nel territorio duevillese la coltivazione dei fagioli sempre stata complementare a quella del mais - ricorda l'Assessore alla Cultura Michele Cisco - in particolare lo Spago, dal colore verde scuro e chiamato anche fagiolo serpente o fagiolo metro, era adatto a sfruttare il fusto della pianta di granturco come tutore per gli steli rampicanti. Per questo, soprattutto nella zona di Vivaro, da più di 200 anni questo ortaggio radicato nella tradizione del paese.
Questa leguminosa stata probabilmente importata dall'India in età antecedente alla scoperta dell'America. La semina avviene ai primi di aprile, la raccolta a fine luglio in corrispondenza della Sagra di Sant'Anna e da qui il nome dialettale teghe de Sant'Ana".
In cucina lo Spago può essere un ottimo contorno o, con i bigoli, un gustoso primo - conclude Cisco - ora con la De.Co. riusciremo sia a pubblicizzare il nome di Dueville, sia ad incoraggiare e a riconoscere il merito di chi coltiva. M.B.
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Categoria: Notizie dai Comuni De.Co. vicentini
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Creato: Venerdì, 06 Agosto 2010 15:57
COMUNICATO STAMPA del 6 AGOSTO 2010
“Le De.Co. vicentine – Le Denominazioni Comunali nel piatto” è l’ultima fatica di Francesco Soletti per Terra Ferma, l’editore che ha già prodotto così cinque pubblicazioni della nuova collana “Tecete” su impulso di Vicenza è.
Dopo il broccolo fiolaro, la cucina di tradizione, il durello e lo spiedo ora è la volta dei prodotti De.Co., già pubblicizzati nel sito www.comunideco.it realizzato dal Consorzio Vicenza è come strumento di marketing territoriale.
Sono 26 finora i Comuni vicentini citati nella pubblicazione, di cui 3 avevano in corso l’approvazione della delibera al momento della stampa: Caltrano, Dueville e Lonigo. A breve è già prevista una riedizione aggiornata dato che hanno manifestato interesse ad una De.Co. i Comuni di Chiampo, Caldogno, Schio con Santorso e Piovene, e anche Trissino.
Francesco Soletti illustra i vari territori comunali elencando le loro caratteristiche e poi presenta ben 40 prodotti De.Co., cui seguono 6 ricette di antipasti, 13 di primi piatti, 8 di secondi e 5 di dessert, con 6 ricette base, tutte proposte da diversi cuochi.
Il libro presenta anche un primo elenco di produttori e rivenditori di 15 prodotti De.Co. e una lista di ristoranti che li utilizzano con continuità.
La pubblicazione si può trovare in vendita negli uffici Iat della provincia ad Asiago, Bassano, Recoaro, Tonezza e Vicenza.
Oggi la presentazione del libro è stata fatta dal Vicepresidente della Provincia, Dino Secco, assistito dall’autore Francesco Soletti, dal giornalista enogastronomo Antonio Di Lorenzo e dal presidente della Coldiretti Diego Meggiolaro, alla presenza dei rappresentanti di 19 Comuni ai quali è stata sottoposta l’ipotesi di dare vita ad un Coordinamento dei Comuni veneti che hanno adottato le De.Co.
I Comuni:
Altissimo, Asigliano Veneto, Caltrano, Conco, Creazzo, Dueville, Gambellara, Grumolo delle Abbadesse, Isola Vicentina, Laghi, Longare, Lonigo, Lugo di Vicenza, Lusiana, Marano Vicentino, Montecchio Maggiore, Monticello Conte Otto, Montorso Vicentino, Posina, Recoaro terme, Rotzo, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Torri di Quartesolo, Valli del Pasubio, Villaverla
I prodotti:
Il formaggio di Altissimo, la trota di Altissimo, il radicchio rosso di Asigliano, il formajo de pignato, la mela rosa di Caltrano, il tarassaco di Conco, il sedano di Rubbio, il broccolo fiolaro, i fichi di Creazzo, la tegolina asparago di Dueville, il capretto di Gambellara, il riso di Grumolo, il radicchio di Grumolo, la farina di mais di Isola, gli ortaggi di Laghi, i piselli di Lumignano, il mandorlato, il riso di Bagnolo, i formaggi di Lonigo, i salumi di Lonigo, i marroni di Lugo, le noci di Lugo, i bucatini alla lughese, le mele e pere di Lusiana, la carne secca, il mais Marano, la mostarda vicentina, la carota bianca di Monticello, le composte, la patata posenata, i fagioli di Posina, le acque di Recoaro, gli gnochi con la fioreta, la patata di Rotzo, la patona di Tonezza, la bondola, l’asparago bianco di Marola, la sopressa di Valli, il formaggio Verlata, il clinto di Villaverla.
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Categoria: Notizie De.Co. sovracomunale Patata Monte Faldo
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Creato: Mercoledì, 04 Agosto 2010 15:00
IL GIORNALE DI VICENZA
Mercoledì 04 Agosto 2010
TRISSINO. De.Co.
Patata di Selva «Un bollino di qualità con Nogarole»
La De.Co., Denominazione Comunale, per la patata di Monte Faldo. È questo l’obiettivo che si punta a realizzare. Per la valorizzazione il tubero “principe” di Selva, nel territorio di Trissino e protagonista dell'annuale “Festa del gnocco” che si celebra ai primi di settembre nella frazione collinare, la macchina organizzativa è a pieno regime.
È un appuntamento gastronomico-folcloristico, che richiama ad ogni edizione migliaia di persone dalle province di Vicenza e di Verona. Numeri record per l’evento: basti pensare che nel 2009 erano stati prodotti quasi 35 quintali. «Il successo della Festa è merito di volontari e produttori -spiega l'assessore alle attività economiche, Camilla Rubega-. Non escludiamo anche un progetto di denominazione sovracomunale con Nogarole, per la patata del Monte Faldo». A.C.
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Categoria: Notizie dai Comuni De.Co. vicentini
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Creato: Venerdì, 23 Luglio 2010 13:00
Vicenza è stata una delle prime province in Italia a compiere un lavoro particolareggiato sulle Denominazioni Comunali grazie anche al grande impregno profuso dal Consorzio Vicenza è che ha sempre creduto a questo metodo di promozione del territorio.
Oggi, dopo le tante pubblicazioni specifiche, è arrivato anche il libro "Le De.Co. vicentine" edito da Terra Ferma che raccoglie 40 piatti e prodotti fissati dalla De.Co. nella loro identità. Il testo si completa con un'ampia appendice fotografica e un ricettario con alcuni suggerimenti in cucina per preparare i prodotti De.Co.
Per altre informazioni sulle de.co vedere anche www.denominazionicomunali.it Paolo Massobrio - de.co. la carta d'identità del sindaco
Le De.Co. vicentine. Le Denominazioni Comunali nel piatto
Dati: edizione 2010, 144 pagine
Curatore: F.Soletti
Editore: Terra Ferma Edizioni
Le De.Co., Denominazioni di Origine Comunale, rappresentano una forma innovativa di promozione, riscoperta e tutela di quei prodotti agroalimentari di nicchia che fanno capo a territori e tradizioni racchiusi all'interno di una piccola comunità, di un paese, di un comune, appunto. In provincia di Vicenza, ne esistono già molti, tanto da poter loro dedicare questo volume che ne censisce in maniera organica la consistenza e l'importanza. Si va dal Sedano di Rubbio e Campese al Broccolo Fiolaro di Creazzo, dal Radicchio Rosso di Asigliano alle Patate di Posina, e poi ancora, i Piselli di Lumignano, le Castagne e le Noci di Lugo, il formaggio di Altissimo e il Verlata di Villaverla, la Carne secca di Lusiana e la Sopressa di Valli del Pasubio. Un percorso gastronomico che diventa un pretesto per inedite gite fuoriporta alla ricerca di storie e sapori antichi. Il volume propone la schedatura completa dei prodotti De.Co. della provincia di Vicenza, con notizie storiche, proposte di itinerari e curiosità, e infine un ricettario originale che mette nel piatto queste troppo poco conosciute specialità della terra vicentina.
Il libro è in vendita presso gli uffici IAT della provincia di Vicenza, al prezzo di € 10,00.
La versione elettronica del libro, in formato PDF, è scaricabile gratuitamente da questo sito, previa registrazione (registrati ed autenticati nel modulo login a sinistra).
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Categoria: Notizie dai Comuni De.Co. vicentini
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Creato: Lunedì, 19 Luglio 2010 13:50
L’Accademia Italiana della Cucina al suo più alto livello nazionale - presidenza e Consiglio direttivo - ha assegnato il Premio Nazionale Angelo Berti al Consorzio di promozione turistica “Vicenza è”. La candidatura al premio è stata avanzata dalla Delegazione di Vicenza del sodalizio, presieduta da Gianni Marchesini.
La Delegazione ha spiegato che «negli ultimi anni “Vicenza è” ha significativamente contribuito a far conoscere la buona tavola vicentina, valorizzando, soprattutto con pubblicazioni, la cucina, i vini e gli altri prodotti del nostro territorio, alcuni dei quali sono stati riscoperti dopo un lungo periodo di oblio».Il premio Berti è uno dei quattro riconoscimenti a livello nazionale assegnati dall’Accademia della Cucina, fondata nel 1953 da Orio Vergani, che oggi conta 212 delegazioni in Italia e 78 all’estero. Si tratta, quindi, di un prestigioso riconoscimento che porta il nome di Vicenza in tutta Italia e nel mondo. Secondo lo statuto, il premio Berti viene assegnato «a persona, ente, organizzazione o casa editrice che abbiano contribuito in modo significativo, con opere, scritti o iniziative, alla maggior conoscenza e valorizzazione della buona tavola italiana». E su questo fronte, con la collaborazione della casa editrice Terra Ferma, specializzata anche nei temi dell’enogastronomia, l’attività del consorzio vicentino ha convinto il presidente Giovanni Ballarini. Per iniziativa di “Vicenza è”, consorzio turistico tra enti pubblici e privati, nato nel 1991 su idea della Camera di commercio, sono stati pubblicati 18 titoli della collana “I Calieri” (a iniziare dal primo, famosissimo, sul Broccolo Fiolaro di Creazzo) e 15 titoli della collana “Assaggi”, mentre tre sono le “tecete”, ossia libri di piccolo formato. In totale, quindi, “Vicenza è” ha sostenuto la pubblicazione di 36 titoli sui prodotti vicentini negli ultimi nove anni.La consegna del premio s’è svolta recentemente durante una conviviale alla “locanda di Piero” di Montecchio Precalcino. Gianni Marchesini ha consegnato l’attestato a Vladimiro Riva, consigliere delegato del Consorzio, accanto al quale era presente Carla Padovan, anima e motore del Consorzio sin dalla sua nascita. ( Da Il Giornale di Vicenza, 12/7/2010)
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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Chiampo
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Creato: Sabato, 12 Giugno 2010 15:00
IL GIORNALE DI VICENZA
Sabato 12 Giugno 2010
Prima ciliegia col timbro di Veronelli
È la prima ciliegia in Italia ad avere il riconoscimento DeCo. Se ne producono 4000 quintali all’anno nel comprensorio (Chiampo, Arzignano, Nogarole, San Pietro Mussolino). La Durona del Chiampo è giunta a questo traguardo dopo dodici mesi di cammino, attraverso una fitta burocrazia. Nel 1953 la prima classificazione di ciliegia Durona del Chiampo, che ha portato ad un buon sviluppo della coltivazione. La Durona ha permesso a Chiampo di entrare anche nell’associazione nazionale “Città delle ciliegie”, che unisce diverse località d’Italia produttrici.
La De.Co. per la Durona di Chiampo si deve ad una serie di fattori non trascurabili che passano per la conformazionone del territorio, il clima, la produzione, e soprattutto la gente che da sempre ha avuto amore per questo tipo di pianta, e ha saputo coltivarla con passione. Il ciliegio trova sulle colline di Chiampo un buon adattamento, in un clima temperato e in un terreno fertile e ricco di basalto. Il frutto che ne esce è molto apprezzato per le sue caratteristiche di polposita e dolcezza. La Durona ha una pezzatura grossa (100 frutti corrispondono a 700 gr circa), con buccia di colore rosso intenso, polpa soda e di ottimo sapore. Le piante impiegano da 5 ai 7 anni per entrare in produzione e riescono a dare in media dai 10 ai 40 kg di frutta. M. P.
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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Chiampo
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Creato: Sabato, 12 Giugno 2010 13:00
IL GIORNALE DI VICENZA
Sabato 12 Giugno 2010
La CINCIONELA co’ la RAVA
La salsiccia con la rapa gialla
Un classico di Chiampo tutelato ora dalla De.Co.
La rapa gialla al posto della carne, mescolata nell’impasto, per aumentare la produzione di “cincionela”, ovvero salsiccia, “co’ la rava” appunto. Cinquantanni fa era stata una scelta dettata dalla fame, perché con questa tecnica, a parità di maiale usato, si producevano un 30-40% di salsicce in più. Poi, con l’arrivo del benessere, si tornarono a confezionare cincionele di puro suino, salvo accorgersi che quelle con la rapa bianca, erano più buone, o almeno a Chiampo e dintorni piacevano di più. «Il gusto è più delicato - spiega il macellaio Chiarello, con negozio in centro a Chiampo - profumato, è meno calorica e se ne può mangiare di più». Insomma da un’invenzione nata dalla necessità si è finiti ad una scelta di gusto e di legame con la tradizione locale. Tradizione che è stata santificata da riconoscimento del De.Co. (la denominazione di origine comunale) che riconosce e valorizza l’orgine territoriale di un determinato prodotto, nella fattispecie la “cincionela co’ la rava”. Non si pronunci “salsiccia” per carità.
Il riconoscimento è arrivato dopo un lungo iter compiuto dall’amministrazione guidata da Antonio Boschetto e dall’esperto Riccardo Lagorio: «Ci siamo accorti che perfino nei Comuni limitrofi la “cincionela co' la rava” non era affatto conosciuta - spiega l’assessore Francesco Fochesato - e abbiamo capito che si poteva scommettere su questa sfida».
Al ristorante “Al torcio” la famiglia Dal Lago ha presentato sui piatti la cincionela alla brace, abbinata alla polenta e ad altri sapori della terra del Chiampo, come il tortino di cappuccio o i grissini con la ciliegia Durona, De.Co. anche questa, ovviamente. Le macellerie che preparano oggi la cincionela, quattro sul territorio comunale, devono seguire un attento disciplinare, voluto per garantire la fedeltà alle caratteristiche originali. Per conservarla, Chiarello ha un suo segreto: «Scavare una buca, mettere le rape sotto terra, coprire con pietre che permettono la traspirazione e annaffiare di tanto in tanto».
La “cincionela co’ la rava” per un periodo è scomparsa nell’oblio. Il ricordo della povertà era una cicatrice di umiltà da cui il nuovo paesano doveva staccarsi. La storia antica, forse antichissima della cincionela era scomparsa, come gran parte della tradizione contadina locale. «È probabile che questo piatto fosse noto addirittura prima ancora del XV secolo - spiega Riccardo Lagorio»
I bravi macellai di Chiampo preparano con amore quest’insaccato, seguendo l’uso dei nonni che hanno preceduto e insegnato. La carne viene dalla coscia, dalla goletta, pancetta e come dicono anche i macellai (un tempo becari), una parte di “straculo”. La rapa cotta e privata della pelle o buccia è tritata e amalgamata bene all’impasto. Le parti sono un 25-30% di rapa gialla e circa l’80% di carne. Non mancano sale e pepe. Qualcuno vi spolvera anche un po’ di noce moscata. Abili mani artigiane insaccano il tutto. M.P.
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Categoria: Notizie Prodotti De.Co. di Chiampo
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Creato: Lunedì, 07 Giugno 2010 08:32
IL GIORNALE DI VICENZA
Domenica 06 Giugno 2010
CHIAMPO. Il calendario degli appuntamenti
Ciliegie protagoniste per una settimana alla festa nazionale
Convegni e spettacoli in attesa di eleggere la più buona d’Italia
Inizia oggi la grande festa per l'oro rosso di Chiampo: le ciliegie. Ricco di eventi il programma con manifestazioni, concerti e spettacoli che si protrarranno fino alla metà del mese. In primo piano la vendita delle ciliegie, che sarà attiva in piazza Zanella dal 9 al 14 giugno.
Il frutto sarà protagonista anche dei convegni, che si svolgeranno nell'auditorium. Si inizia domani alle 20 con la presentazione della denominazione comunale De.Co., Martedì alle 18.30 si parlerà di "Agricoltura veneta", venerdì alle 18.30 sarà la volta del convegno nazionale su "Liste d'orientamento varietale e dei portinnesti del ciliegio 2010", per concludere sabato alle 18.30 con il "Convegno Città delle Ciliegie".
Non mancheranno, durante tutta la durata della manifestazione, stand gastronomici in piazza Zanella, in via Dal Maso e in piazza Galtellì, gestiti dalla Pro Loco e dal Coro El Vajo.
In biblioteca sarà visitabile la mostra personale di Alberto Gilberto Perlotto e delle sue sculture in ferro. Giovedì verrà presentato il libro "Mangiare Veneto" mentre sabato e domenica prossimi al Palatenda sarà allestita una mostra sul risparmio energetico curata dagli Artigiani, nonché una scuola di cucina e laboratorio di ecoartigianato per i bambini. Non mancheranno il trenino, i giochi gonfiabili, le giostre e la pesca di beneficenza.
Concerti di musica per tutti i gusti: stasera alle 21 in auditorium concerto jazz di Walter Marocchi, mercoledì alle 21 in piazza Zanella la band L&M con Don Matteo, giovedì alle 21 canterà Ivana Spagna preceduta dai Ligamania, venerdì alle 21 i Wit Matrix suoneranno le cover dei Pink Floyd, sabato spazio alle cover dei Beatles con i Magical Mistery Orchestra e, per concludere, domenica prossima la piazza ospiterà la ma! nifestazione itinerante del Cantazzurro Festival.
Il clou domenica prossima alle 9.30, in auditorium con la "49° mostra provinciale delle Ciliegie", mentre dalle 11.30 al Palaciliegie, si svolgerà il "13° concorso nazionale Ciliegie d'Italia e alle 12 una commissione d'assaggio valuterà la migliore ciliegia d'Italia. E.D.
Una settimana ricca di iniziative e di spettacoli per celebrare la pregiata durona
Da oggi al 14 giugno Chiampo ospita il tradizionale appuntamento con la “Mostra Provinciale delle Ciliegie”, manifestazione che riunisce cittadini, coltivatori ed enti pubblici e mira a valorizzare la ciliegia, soprattutto nella gustosa varietà Durona.
L’edizione 2010 si contraddistingue in quanto Chiampo è stata scelta come sede per l’annuale Festa Nazionale, giunta alla 6° edizione, promossa dall'Associazione “Città delle Ciliegie”, network nazionale che raccoglie Comuni e Comunità Montane d'Italia produttori dell’“oro rosso”.
«Con molta soddisfazione - considera Antonio Boschetto, sindaco di Chiampo - abbiamo accolto la proposta dell’Associazione Città delle ciliegie di ospitare quest’anno la mostra itinerante».
«L’obiettivo di valorizzazione della durona - ricorda - ha preso forma con il percorso che ci porterà alla De.Co. e al quale verrà dedicato il convegno di lunedì. La coltivazione delle ciliegie è nella nostra area un’attività diffusa, che ci dà lustro e che va sostenuta, cercando di trovare nuovi canali per la commercializzazione di un prodotto che con il riconoscimento della De.Co avrà una ulteriore garanzia di qualità. I primi discreti risultati stanno già arrivando».
Promossa dal Comune di Chiampo, con il patrocinio della Provincia di Vicenza e della Regione Veneto, in collaborazione con i produttori della Valle del Chiampo, Coro El Vajo, Comitati di Quartiere, Pro Loco Chiampo e varie realtà economiche locali, la Mostra riunirà nella città migliaia di visitatori e addetti al settore, per una settimana ricca di iniziative e spettacoli.
Ogni sera le piazze del centro saranno animate con musica e intrattenimento; saranno inol! tre allestite mostre artistiche ed artigianali nelle sedi comunali e nella Biblioteca Civica.
Le ciliegie saranno in esposizione e in vendita grazie alla partecipazione delle delegazioni di Comuni produttori da tutta Italia. Durante la manifestazione si svolgerà anche il consueto premio “Vetrine più belle” e sarà attivo un fornito stand gastronomico.
In programma anche alcuni convegni. Lunedì, alle 20, è prevista all’Auditorium la presentazione della De.Co. comunale, a cura di Riccardo Lagorio. Martedì, alle 18.30, all’Auditorium, si parlerà di “Agricoltura veneta: situazione e prospettive”, a cura della Banca Popolare di Verona.
Venerdì, l’orario d’inizio sarà alle 18.30, l’Auditorium ospiterà il convegno nazionale: “Liste d'orientamento varietale e dei portinnesti del ciliegio 2010”. Infine, sabato 12, alle 18.30, all’Auditorium ci sarà il convegno organizzato da Città delle Ciliegie.
Fra i programmi di domenica 13 da segnalare il 13° Concorso Nazionale “Ciliegie d'Italia”, Premio Claudio Locchi. Alle 12.00 una commissione d'assaggio in collaborazione con ANDMI valuterà la migliore ciliegia d'Italia del 2010
La vendita delle ciliegie verrà effettuara in Piazza Zanella il 9 ,10 ,11,14 giugno dalle 18, il 12 dalle 17 e il 13 dalle 9. Davanti bar Madison, bar Stazione, incrocio ANI per tutto giugno dalle 16 alle 20.
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Creato: Lunedì, 07 Giugno 2010 08:30
IL GIORNALE DI VICENZA
Martedì 05 Giugno 2010
CHIAMPO
ECCO DUE NUOVE “DECO”: LA CILIEGIA “DURONA” E LA “CINCIONELA”
Due nuove “De.Co.” saranno presentate lunedì 7 alle 20 nella sala consiliare del Comune di Chiampo. Si tratta della “ciliegia durona di Chiampo” e della “cincionela co la rava”, ossia carne di maiale e rape bollite.
Una raccolta da 4.000 quintali l’anno
All'interno del comprensorio, che ha in sè Chiampo, Nogarole, Arzignano e S. Pietro Mussolino, si raccolgono circa 4.000 quintali di ciliegie.
La Durona è nota per le sue proprietà benefiche. Contiene zuccheri, vitamine A,B,C, sali minerali, oligoelementi preziosi. Di coltivano inoltre altre varietà: la Mora di Cazzano, la Vignola, la Giorgia e la Ferrovia. Più recenti invece, da la Kordia e la Regina.
Le ciliegie saranno a disposizione tutti i giorni ai chioschi dei produttori. Non mancherà la premiazione della vetrina più bella, coinvolgendo i commercianti, la ricetta più originale, e il miglior disegno dei bambini delle scuole. M.P.
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Creato: Lunedì, 07 Giugno 2010 08:24
IL GIORNALE DI VICENZA
Sabato 05 Giugno 2010
L’EVENTO. Parte oggi la kermesse nazionale che durerà una settimana
Ciliegie superstar. Gara a Chiampo tra rosse d’Italia
Convegni, itinerari gastronomici e una mostra per promuovere la Durona che lunedì riceverà il riconoscimento della De.Co.
Da sempre si coltivano le ciliegie a Chiampo, e da oltre quarant'anni si festeggia, in giugno, il prelibato frutto. Ma l’edizione 2010 rimarrà negli annali della vita della comunità. L' "oro rosso" quest’anno sarà, infatti, celebrato con la manifestazione nazionale dell'associazione "Città delle ciliegie" di cui Chiampo fa parte. Ma soprattutto riceverà il meritato riconoscimento De.Co., denominazione comunale, che sarà dato alla ciliegia di Chiampo lunedì in sala consigliare.
Da domani fino a lunedì 14 giugno la “rossa” locale, dunque, sarà protagonista indiscussa, tra divertimento, convegni, gastronomia, itinerari turistici e naturalistici, musica e spettacolo a carattere nazionale. Il tutto in un programma ricco organizzato dall'ammin! istrazione comunale. «Vogliamo valorizzare il prodotto e sostenere i coltivatori» ha spiegato il sindaco Antonio Boschetto.
La Durona si chiama così per la sua buccia e la pasta dura, per il ricco sapore e gusto. Proprio la coltivazione di questa e di altre varietà, ha fatto in modo che Chiampo facesse parte dell’associazione "Città delle ciliegie", che da 13 anni organizza un concorso nazionale dove vengono premiate le migliori, e da 6 coordina una riuscita festa nazionale.
Questa volta a essere in vetrina d'Italia sarà proprio Chiampo, con le sue colline, la sua vallata e i prodotti del territorio. Sarà l’occasione per conoscere e apprezzare non solo le risorse locali, ma anche le altre città delle ciligie, le tante associazioni e molto altro. «Il far parte di questa associazione ci permette di condividere il bagaglio d'esperienza, di sviluppare iniziative culturali e di dare voce alla fantasia imprenditoriale! delle giovani generazioni» continua Boschetto.
Tra le curiosità, assieme alla De.Co. per la Durona di cui gli esperti magnificano un’ottima stagione, arriverà anche quella per la “cincionela co la rava”, che al di là del titolo grossolano sembra trovare apprezzamenti in Valle. Come se non bastasse, per gli amanti del vernacolo arrivano le “Sarese soto graspa”, volute dall'assessore Francesco Fochesato, con tanto di marchio e licenza Utif che ne consente la vendita e il commercio in vasetti.