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Lungo week end di festa in onore dei prelibati «bisi»

bisi_lumignanoGrande rush finale a Lumignano per la tradizionale sagra dei bisi edizione 2012. Lo scorso fine settimana ha dato il via ai festeggiamenti registrando una straordinaria partecipazione di pubblico. Il profumo e il sapore dei piselli doc protagonisti di tante ricette hanno fatto da filo conduttore della festa che prosegue questo fine settimana "lungo", il gran finale infatti è previsto per lunedì 21.

La tradizionale festa dunque è totalmente dedicata ai «bisi», prodotto locale apprezzato ormai ben oltre i confini di Lumignano ma proprio qui ha la sua culla storica e produttiva .

Durante i giorni di sagra chiunque avrà la possibilità di acquistare questa primizia tipica esclusivamente del territorio di Lumignano. Qui la coltivazione risale all´opera dei Benedettini che intorno all´anno Mille, plasmando ed adattando la morfologia del terreno tramite terrazzamenti, ottennero un prodotto di qualità che divenne nei secoli lustro e patrimonio del borgo ai piedi dei Colli Berici.

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Prova del cuoco, Chemello in finale. E giovedì prossimo si gioca il titolo

Vicenza. ULTIMAORA. Antonio Chemello ce l'ha fatta. Alla Prova del Cuoco su Raiuno, condotta da Antonella Clerici, oggi ha avuto la meglio sui colleghi friulani e si è guadagnato il pass per la finale di giovedì prossimo, ultima sfida per il successo finale.

ORE 12. Entusiasmo alle stelle, preparazione affinata, ma tutto dipenderà dal voto dei vicentini. Torna oggi in trasmissione Antonio Chemello col figlio Marco, già protagonista per sette volte alla “Prova del cuoco” su Raiuno, condotta da Antonella Clerici. Lo chef di Sandrigo alfiere della cucina berica sarà in Tv, su Raiuno, oggi dalle 12 per la semifinale dello scontro tra regioni: nella prova de “Il campanile italiano ” dovrà battere con i suoi piatti il Friuli Venezia Giulia: una lotta ahimè tra cugini, dove i rivali sono due coniugi ristoratori di Tolmezzo.

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Patata De.Co. La vendita è autorizzata fuori confine

La patata De.Co. “Monte Faldo” esce dai confini dell´area di produzione. In Consiglio a Trissino modificato il regolamento sovracomunale per la commercializzazione del tubero, affinché possa essere esportato oltre i confini dei 5 Comuni partecipanti. Per garantire la riconoscibilità della “Monte Faldo”, oltre al marchio, saranno fornite ai produttori reti di confezionamento uniformi.

«L´istituzione della “De.Co” è stata un passo condiviso da tutti i Comuni per sostenere il reddito degli agricoltori - spiega l´assessore Camilla Rubega - Per ora, il prodotto non richiama pubblico qui sul posto, quindi il metodo per aiutare i produttori è l´esportazione dai confini di coltivazione». Il consigliere Massimo Follesa di “Cittadini attivi Trissino Anch´io” ha chiesto: «Come potrà avvenire la vendita? È previsto un regime sanzionatorio per chi cerca di imbrogliare sulla “De.Co.”? Esiste una tutela interna dei produttori, per evitare sperequazioni?». L´assessore Rubega ha risposto: «La vendita potrà avvenire solo dai produttori dell´elenco “De.Co.” e non è ancora previsto un regime sanzionatorio, che sarà di competenza della commissione sovracomunale. La produzione è talmente limitata da non consentire differenze tra i produttori».

Fonte Il Giornale di Vicenza, 16 maggio 2012

Prova del cuoco, votiamo Antonio. Vicenza spinge Chemello in finale

Entusiasmo alle stelle, preparazione affinata, ma tutto dipenderà dal voto dei vicentini. Torna oggi in trasmissione Antonio Chemello col figlio Marco, già protagonista per sette volte alla "Prova del cuoco" su Raiuno, condotta da Antonella Clerici. Lo chef di Sandrigo alfiere della cucina berica sarà in Tv, su Raiuno, oggi dalle 12 per la semifinale dello scontro tra regioni: nella prova de "Il campanile italiano " dovrà battere con i suoi piatti il Friuli Venezia Giulia: una lotta ahimè tra cugini, dove i rivali sono due coniugi ristoratori di Tolmezzo.

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Nel derby all'ultimo cucchiaio, ancora una volta una prata di prodotti vicentini: Antonio e Marco proporranno la "bondola con la lingua" di Torrebelvicino, l'insaccato De.co simile al cotechino, accompagnato da un tortino primaverile su una fonduta di formaggio Asiago Dop. Il tortino è l'asso nella manica di Antonio perchè molto invitante: oltre ad utilizzare verdure ed erbette di stagione come gli asparagi, ricorre ad un'erbacea speziata con il cumino, e viene impreziosito con una "spolverata" di cren, la salva veneta ricavata dalla radice del rafano. E come contorno i saporiti gustosi fagioli di Posina, altra De.co vicentina. Marco Chemello, invece, punta sulla pasta fresca fatta in casa, le fettuccine, con un sugo di avannotti delle risorgive di Bolzano Vicentino e Bressanvido. Un piatto che sarà insaporito da cumino nostrano.

«Noi ce la metteremo tutta, come abbiamo fatto nella altre sei sfide precedenti - dice Antonio, che è anche consigliere dell'Associazione provinciale ristoratori di Confcommercio Vicenza - ma, ovviamente, abbiamo bisogno del sostegno di chi è a casa per far vincere la nostra tradizione. Mesi fa abbiamo iniziato quest'avventura per scherzo: oggi, pur non abbandonando lo spirito del gioco, che è fondamentale, affrontiamo questa nuova sfida rendendoci conto di quanto sia importante questa ribalta televisiva per far conoscere le eccellenze vicentine».

Da qui l'invito al voto, che viene da Confcommercio di Vicenza, per far vincere l'enogastronomia di casa e per consentire ai Chemello di continuare questa "avventura" verso la finalissima che sarà contro la Liguria. Per votare i Chemello bisogna mandare un sms (fino a 5 sms) al numero 4784781 (col codice assegnato al Veneto durante la trasmissione), o da telefono fisso, chiamando il numero 894222 ed esprimendo col codice la propria preferenza.

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Tutti alla festa dei "Bisi"!

Lumignano si tinge di verde con la tradizionale festa dedicata ai «bisi», prodotto locale doc, pronta a partire questa sera. Due lunghi week end pensati per diffondere questa pregiata coltura e conoscerne le virtù attraverso ricette prelibate.

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Durante le giornate di sagra, oggi, domani e domenica e l´intero prossimo fine settimana lunedì incluso, funzionerà un grandioso stand gastronomico dove si potranno gustare in particolare risi e bisi, lasagne coi bisi, coessin coi bisi, arrosto coi bisi, tenerella coi bisi e tante altre ricette tipiche da sagra veneta, con ampio spazio a prosecco, vini Doc dei Colli Berici, birra alla spina, cocktails analcolici e shottini. Il tutto al coperto e sotto le stelle una favolosa pista in acciaio da 240 metri per il ballo. Vicino allo stand gastronomico si potranno acquistare i gustosissimi «BISI», direttamente dai produttori di Lumignano. Chiunque avrà la possibilità di acquistare questa primizia tipica esclusivamente del territorio di Lumignano. Qui la coltivazione risale all´opera dei Benedettini che intorno all´anno Mille, plasmando ed adattando la morfologia del terreno tramite terrazzamenti, ottennero un prodotto di qualità che divenne nei secoli lustro e patrimonio del borgo ai piedi dei Colli Berici. La qualità dei Bisi di Lumignano è ancora oggi riconosciuta tanto che,per ragioni commerciali, vengono spacciati come tali piselli che non hanno nulla a che fare con le produzioni all´ombra del campanile di san Maiolo. La Commissione De.Co. di Longare ha recentemente adottato il disciplinare per la produzione e la vendita dei Bisi di Lumignano De.Co. Il documento, redatto con la collaborazione degli stessi produttori di piselli, si prefi gge di tutelare i coltivatori ed i consumatori di questo prodotto veramente locale simbolo della produzione agroalimentare tradizionale.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 11 maggio 2012

Chemello e le deco vincono ancora!

Antonio Chemello passa alle semifinale della Gara dei Campanili de La Prova del Cuoco. Ed anche questa volta serve piatti ricchi di deco vicentine!

Asparago bianco di Marola, ciliegia durona di Chiampo,piselli di Lumignano...per citare alcune.

 

clerici.bacalAntonella Clerici appena dopo l'investitura

Ai ragazzi del "San Gaetano" il premio Trentin per le De.Co.

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 IL CONCORSO. I sei alberghieri hanno partecipato all´iniziativa in memoria del cuoco scomparso.

 

Il concorso tra i sei istituti alberghieri della provincia per il Premio De.Co. intitolato a Severino Trentin è stato vinto dagli allievi dell´Istituto San Gaetano, creatori del piatto "gnocchi di Mais Marano su letto di crema di fagioli e straccetti di petto d´anitra", in abbinamento al vino bianco Falesio dell´azienda Ca´ Basso. Il tema del concorso, infatti, era il Mais Marano. La giuria era composta da esperti del settore e presieduta dal cuoco Morgan Pasqual. Al gruppo primo classificato sono andati in premio, oltre alla possibilità di uno stage al ristorante di Cracco a Milano, anche un contributo di 1.000 euro per la scuola e un originale trofeo a cura dell´artista Galliano Rosset: un piatto in ceramica con la raffigurazione delle ville e dei prodotti De.Co. più significativi del Vicentino.

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De.Co., l´eccellenza culinaria

A Lonigo esistono quattro prodotti DeCo, vale a dire specialità gastronomiche a "Denominazione di origine comunale". Ora una commissione di esperti ha definito i termini per la produzione di queste specialità.

Lo spunto di partenza dell´iniziativa, che ha trovato ampio seguito in tutta Italia, viene da Luigi Veronelli, lo studioso di vini e di cibi che ha voluto tutelare quelli che lui definisce «i giacimenti gastronomici d´Italia, facenti parte di un patrimonio storico e civile che affonda le sue radici nella stessa antichità umana».

Il Consiglio comunale leoniceno ha approvato qualche tempo fa un regolamento per l´istituzione delle DeCo e individuato le prime specialità che possono fregiarsi di questo marchio. Sono: il riso, il mandorlato, la sopressa e il pisello nano.

«Successivamente - spiega l´assessore alle attività economiche Roberto Nisticò - abbiamo formato una commissione di esperti per codificare le modalità di produzione dei vari articoli. Del gruppo di lavoro hanno fatto parte il tecnico della ristorazione Fabio Rossetto, l´agronomo Silvano Padovan, alcuni produttori affiliati alla Coldiretti e gli esperti del Circolo enologico leoniceno. La giunta comunale ha poi approvato il marchio identificativo dei prodotti DeCo leoniceni, che potrà essere riprodotto sulle confezioni di vendita».

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Antonio Chemello alle finali de "La prova del cuoco" porta le de.co. vicentine

GIOVEDì 10 MAGGIO I QUARTI DI FINALE. Diario di una avventura culinaria.

E' nata per gioco la partecipazione di Antonio e Marco Chemello del Ristorante Il Palmerino di Sandrigo (VI) alla trasmissione televisiva "La prova del Cuoco" di RAI 1 ed è diventa una vera e propria avventura., che li hanno visti vittoriosi in 5 puntante "La sfida dei campanali" , con il massimo punteggio che si poteva ottenere. Si sono aggiudicati il diritto a disputare la sfida finale di maggio con un'altro cuoco del Friuli, l'unico ad essersi aggiudicato lo stesso numero di vittorie.

Molti sono stati i prodotti tipici presentati, quasi tutti prodotti a marchio De.co .

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I prodotti vicentini a marchio De.Co.

Il territorio vicentino vanta un infinito elenco di specialità locali: ricette antiche che ricordano i sapori di un tempo e prodotti lavorati nel rispetto di tecniche tradizionali che vale la pena di scoprire e preservare.

Molti di questi prodotti sono tutelati dalla denominazione di origine protetta (DOP): basterà citare il formaggio Asiago, la Soprèssa vicentina, l´asparago Bianco di Bassano, l´olio dei Berici e il prosciutto Berico Euganeo.

Non bisogna poi dimenticare la ciliegia di Marostica IGP (indicazione geografica protetta) e numerosi altri prodotti garantiti dal marchio De.Co. (Denominazione Comunale di Origine), un riconoscimento attraverso il quale i sindaci italiani possono tutelare e valorizzare in primis la produzione tipica del mondo agricolo, ma anche i piatti della tradizione e alcuni prodotti artigianali di eccellenza.

Sono numerosi i Comuni Vicentini che hanno aderito alla De.Co., con la quale hanno la possibilità di preservare quei prodotti il cui sapore unico è inscindibilmente legato al territorio. Il lunghissimo elenco comprende il radicchio rosso di Asigliano, il Broccolo Fiolaro di Creazzo, la patata di Rotzo, il sedano di Rubbio, i piselli di Lumignano di Longare, il tarassaco di Conco..., accanto a degli straordinari prodotti caseari come il formaggio di Altissimo e il Verlata di Villaverla. E poi ancora il mais Marano, il riso di Grumolo delle Abbadesse, la trota di Cresole e di Altissimo, la bondola di Torrebelvicino, la soprèssa di Valli del Pasubio e molti altri ancora.

Un patrimonio inestimabile di storia, cultura e tradizioni gastronomiche da conoscere e preservare.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 30 aprile 2012