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Nogarole Vicentino

Il comune distende il suo territorio sul versante orientale della prima valle del Chiampo, a ridosso della linea di spartiacque con la valle dell’Agno che corre dal monte Faldo (m 807) al monte Croce del Bosco (m 851). L’abitato sorge a 562 metri di quota e venne aggregandosi nel Medioevo attorno alla chiesa dei Santi Simone e Giuda, all’epoca cappella della Pieve di Santa Maria di Chiampo, ricostruita nel Sei-Settecento. Più antica è invece la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, eretta nel Quattro-Cinquecento sul monte Castellaro, forse sul luogo dell’antico fortilizio che non ha lasciato altra traccia se non il nome del sito. La strada che da Chiampo sale a Nogarole e prosegue verso Selva di Trissino attraversa una campagna collinare molto suggestiva per alternanza di boschi e coltivi, attraversata dal torrente Restena e dai suoi affluenti, e punteggiata in modo singolare da capitelli votivi. Non mancano gli alberi di noce, che probabilmente sono all’origine del nome Nogarole, dal latino ‘nux’ al dialettale ‘nogara’: fin dall’antichità questi alberi sono stati coltivati per il frutto, da cui traeva un prezioso olio dai molti usi domestici, e per il legno, non plus ultra per i lavori di falegnameria, tant’è che alla nascita di una femmina era usanza piantare un noce che a tempo debito avrebbe fornito il legno per il corredo delle sue nozze. La piazza racchiude un piccolo mondo, con la chiesa, il municipio, il caseificio sociale, l’emporio e poco distante un ristorante noto in tutta la provincia per i suoi spiedi di cacciagione. Una curiosità viene dai nomi di alcune località ed anche da certi cognomi, dal suono tedesco: per esempio, Alvese, frazione alta del Comune, che deriverebbe dal tedesco ‘alp’, pascolo, e ‘wiese’, prato. La spiegazione rimanda al Medioevo, quando l’Alto Vicentino registrò l’immigrazione di montanari bavaresi, i cosiddetti Cimbri, chiamati a colonizzare l’Altopiano di Asiago, mettendo radici anche attorno il monte Faldo, per l’appunto, nella loro successiva avanzata verso le valli dei Monti Lessini.

 

Rassegna stampa prodotti De.Co. di Nogarole Vicentino

 

PRODUTTORI del COMUNE DI NOGAROLE VICENTINO:

BELLUZZO GIOVANNI via Selva 7 imprenditore agricolo

BELLUZZO GABRIELLA via Zolo 10 Imprenditore agricolo

CHIARELLO SILVANO via Pieri 55 Imprenditore agricolo

DULMIERI RENATO via Ferri 4 imprenditore agricolo

LA PRIMOLA SOCIETA' AGRICOLA via Povoleri 17 Imprenditore agricolo

SINICO ZAIRA via Sinici 53 Imprenditore agricolo

SELLA LEOPOLDO via Sella 2 Imprenditore agricolo

CHIARELLO MAURIZIO via Pieri 50 Imprenditore agricolo

NARDI ANTONIETTA via Selva 31 Imprenditore agricolo

Negro Marcegaaglia via Belluzzi 1 Imprenditore agricolo

Dalla Benetta Federico via Povoleri 9 Imprenditore agricolo

Ristorante "Gabri e Giorgio" via Roma 18

 

Sopressa regina della festa a Valli del Pasubio

Si inaugurerà domenica 5 agosto 2012 la 45ª Sagra della Sopressa, una festa popolare che ogni anno porta a Valli del Pasubio e nell´Alta Val Leogra un gran numero di visitatori. Alla cerimonia sono stati invitati i rappresentanti e autorità del mondo politico, economico e sociale. In mattinata una giuria composta prevalentemente dai ristoratori della Val Leogra valuterà una decina di sopresse prodotte da privati appassionati nel continuare l´antica tradizione di farsi la sopressa in casa. Al termine verrà proclamata la "miglior sopressa" del 2012.

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Anche a Sandrigo arrivano le deco

 

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Non solo baccalà, anche frutta, verdura, carni, vini, prodotti della pesca e dell´artigianato. Il Consiglio comunale di Sandrigo ha approvato all´unanimità l´istituzione di un regolamento per la tutela e valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali locali.
I prodotti tipici sandricensi potranno quindi beneficiare del marchio De.Co, legando il loro successo al nome di Sandrigo. Ed anche un prodotto d´esportazione come il baccalà, per il quale da 25 anni sono attivi una confraternita ed una festa popolare, si legherà ancora più strettamente al territorio.
Si realizza così un´idea di Luigi Veronelli, che ha cercato di cambiare le spinte alla globalizzazione introducendo concetti legati alle produzioni della “Madre Terra”, come le denominazioni comunali.
Un monito raccolto da alcuni imprenditori sandricensi, che hanno sensibilizzato l´Amministrazione comunale perché arrivasse all´adozione della De.Co. quale strumento di valorizzazione del territorio.
«Abbiamo pensato di sostenere le produzioni tipiche – spiega il sindaco Giuliano Stivan – e di istituire il marchio De.Co., per incentivare le occasioni di marketing. Il nostro punto di forza naturalmente è il baccalà, che vorremmo blindare a Sandrigo. Ma l´obiettivo è la promozione di ogni prodotto locale».
«L´iniziativa è interessante – osserva il consigliere di minoranza Mariarosa Maino – ma il regolamento avrebbe dovuto essere vagliato prima in commissione. Per il logo proponiamo di indire un concorso nelle scuole».
«I tempi sono ristretti - osserva il sindaco – per ora useremo il logo della carta intestata del comune».

Fonte Giornale di Vicenza 17/7/2012

G.D.

La Pro loco premia lo chef Rai Chemello

Alla Festa delle eccellenze organizzata dalla Pro loco con il patrocinio del Comune, non poteva mancare il sandricense Antonio chemello fresco vincitore della Prova del Cuoco. Una presenza non occasionale la sua in quanto tra i tanti piatti presentati nella cucina Rai della Clerici, chemello ha proposto la specialità bolzanese degli avannotti d´acqua dolce che lo scorso anno hanno ottenuto la De.Co.premiazione_chemello

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La comunità è in festa in onore di San Gaetano

Ha preso il via ieri a Cresole di Caldogno uno tra gli appuntamenti più attesi dell´estate calidonense: fino a lunedì 9 luglio la tradizionale Sagra di san gaetano, patrono del paese, torna a proporre un ricco programma di appuntamenti che consentiranno di trascorrere delle piacevoli serate in compagnia tra musica, piatti tipici locali e tanto divertimento.
Ed anche quest´anno ci sono tutte le premesse per replicare il successo degli anni scorsi. La festa, organizzata dalla Pro Loco di Caldogno, ha preso il via sera con l´apertura del ricco stand gastronomico dove ogni giorno si potranno gustare primi piatti, secondi, bibite e naturalmente la trota di Cresole, vera e propria specialità locale. Il celebre pesce irideo, che viene allevato nelle acque del territorio, con il suo sapore unico è dunque l´ingrediente principe di questa ricetta prelibata, inimitabile in tutti i sensi dal momento che per la sua preparazione viene utilizzato un ingrediente segreto. Quello che si può dire è che la trota viene cucinata alla brace con una speciale impanatura a base di nove erbe aromatiche. Il risultato è un piatto sopraffino, che ha ottenuto il meritato riscatto nel 2011 con il conseguimento della Denominazione Comunale della provincia di Vicenza. Ma, accanto alla buona tavola, in sagra c´è spazio per molte altre iniziative da non perdere: anche questa sera un complesso animerà la pista da ballo con tanta musica dal vivo: dopo “Graziano Maraschin” sarà la volta dell´Orchestra “Melody”. Domenica mattina alle ore 10.00 la comunità è invitata a partecipare alla S. Messa, poi la sera, alle ore 21.00 si potrà nuovamente scendere in pista con la grande Orchestra “Anna e il gruppo 2”. La Sagra di san gaetano si concluderà poi lunedì: la serata danzante vedrà come protagonista l´Orchestra Sergio Bevilacqua e “Le Melodie” e a seguire tutti con il naso all´insù per godersi i fuochi d´artificio. Per tutto il corso della manifestazione, oltre allo stand gastronomico, saranno attivi il chiosco birre e vino e la pesca di beneficenza.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 7 luglio 2012

Trota iridea: una specialità culinaria legata al territorio

Anche quest´anno presso lo stand della sagra ci sarà da leccarsi i baffi tra diverse proposte culinarie di tutto rispetto, ma il piatto forte del menù sarà come sempre la trota di Cresole. La lista completa degli ingredienti non è nota ma il più importante è la trota iridea cresciuta nelle acque del Bacchiglione. Fu nel primo dopoguerra che, sfruttando la ricchezza d´acqua e le conoscenze dello scienziato Luigi Meschinelli, pioniere della troticoltura, nella piccola frazione di Caldogno si decise si scavare delle peschiere per l´allevamento di questa varietà ittica. L´iniziativa ebbe successo e alle prime vasche se ne aggiunsero altre, oltre ad un incubatoio per le uova. Nel 1957 la svolta industriale con le prime vasche in cemento, di pari passo con una crescita che proseguì fino alla metà degli anni ´70. Poi i cambiamenti del mercato portarono alla chiusura la maggior parte degli impianti. Sono le realtà rimaste le artefici della rinascita che nel 2008 ha condotto alla prima Festa della Trota di Cresole, divenuto un attesissimo appuntamento in programma nel mese di aprile (fonte: www.comunideco.it).

La Pro loco Postumia porta tutti a Mari e monti

Oggi, domani e domenica la pro loco postumia, in collaborazione con il Gruppo alpini di Anconetta, organizza la prima tre-giorni di festa dei prodotti Deco di "Mari e monti".

Nel cortile posteriore della scuola media Mainardi di Anconetta saranno aperti, dalle 19, gli stand gastronomici che in collaborazione con la pro loco di Chioggia ed alcune pro loco della provincia offriranno risotto e frittura di pesce, porchetta di Zugliano, sopressa di Valli, bucatini alla lughese, polenta di Camisano con grigliata di carne, formaggi e speck.

L´iniziativa che prevede nella mattinata di domenica un convegno sulla varietà e l´importanza dei prodotti Deco a cui parteciperanno autorità ed esperti del settore vuole proporre l´abbinamento dei prodotti locali di qualità, provenienti da Comuni di mare e di montagna ed in questa occasione da due diverse province, Vicenza e Venezia.

Stasera, intanto, si esibirà il coro Ana di Creazzo che proporrà i canti più famosi della tradizione alpina; la serata di sabato verrà invece allietata da musica e cabaret con Gianni Bedin.

La manifestazione ha ottenuto il patrocinio della Regione, della provincia e dei comuni di Vicenza, Camisano Vicentino, Chioggia, Grumolo delle Abbadesse, Lugo di Vicenza, Valli del Pasubio e Zugliano.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 29 giugno 2012

Escursione con le bici tra oratori e prodotti Dop

Domani per la giornata nazionale delle Pro loco con il classico appuntamento di “Ville aperte”, il consorzio Pro Colli Berici con collaborazione con la Pro loco di Longare, il consorzio Pro loco La Serenissima Agno-Chiampo e gli animatori turistici dei Colli Berici, organizzano la prima biciclettata tra oratori, chiese e prodotti tipici.
L´appuntamento è alle 9 al “Casello” di Costozza per la visita all´oratorio di S. Gaetano in località Casoni e prima degustazione di prodotti Dop: il prosciutto di Sossano e il tartufo nero De.co di Nanto. Si riprende poi il percorso per la visita all´oratorio di S. Teobaldo a Lumignano. Per le 12.30 è previsto l´arrivo e la visita della chiesa di S. Maiolo. Nel vicino cortile dell´ostello altre 4 degustazioni: formaggio caprino di Montegalda e ovino di Mossano. olio dop e patè di olive di Nanto, sopressa di Villabalzana e vini di Longare e Barbarano e acqua minerale di Recoaro. Nel pomeriggio si prosegue per l´oratorio Madonna della Neve e quindi a Costozza per le visite alla chiesa di S.Michele, l´oratorio di S. Antonio Abate, l´antica pieve di S. Chiesa di S. Mauro.
Il rientro al “Casello" verso le 18.30 con mostarda De.co di Montecchio, miele di Castegnero e di Chiampo e vino Sirah Deco di Nanto. 

Fonte Il Giornale di Vicenza, 30 giugno 2012

È "foresto" il Clinto più buono

Domenica scorsa c´è stata a Villaverla la premiazione del concorso per il miglior "vin" clinto, giunto quest´anno alla 33a edizione. Come da tradizione, l´avvenimento è stato celebrato in Piazza delle Fornaci con una splendida cena di gala a base di prodotti locali certificati DeCo, preparata da professionisti appartenenti al Gruppo Ristoratori Risorgive. Il Concorso ha visto la partecipazione di 30 coltivatori di clinto, di cui 12 da fuori provincia.

Alla fine ci sono state le premiazioni del miglior clinto, in base alla graduatoria di tre esperti enologi. La corona di "Re del clinto" è stata vinta dal "foresto" Giuseppe Zambon di Sernaglia della Battaglia, seguito da Tommaso Zaccaria (Caldogno), Giuseppe Rossato (Villaverla), Raffaella Cordello (Fontigo di Sernaglia d.B.) e Gianfranco Spinella (Villaverla). A tutti gli altri è stato dato un certificato di partecipazione.

Fonte Il Giornale di Vicenza, 27 giugno 2012