IL GIORNALE DI VICENZA
Mercoledì 21 Gennaio 2004
Apprezzato dai cuochi più famosi
Apprezzato dai cuochi più famosi (fra gli altri Gianfranco Vissani ne ha esaltato le virtù nel corso di una popolarissima trasmissione televisiva), il broccolo fiolaro, simbolo e vanto di Creazzo, è diventato famoso non solo nel Vicentino e nel Veneto, ma anche in Italia e in Europa (come ricordato lo celebrò perfino il grande Goethe) oltre che in Giappone dove ha conquistando alcuni tra i più noti maestri di cucina del Sol Levante che lo hanno sapientemente accompagnato ad alcuni piatti tipici locali.
Mercoledì 21 Gennaio 2004
Apprezzato dai cuochi più famosi
Apprezzato dai cuochi più famosi (fra gli altri Gianfranco Vissani ne ha esaltato le virtù nel corso di una popolarissima trasmissione televisiva), il broccolo fiolaro, simbolo e vanto di Creazzo, è diventato famoso non solo nel Vicentino e nel Veneto, ma anche in Italia e in Europa (come ricordato lo celebrò perfino il grande Goethe) oltre che in Giappone dove ha conquistando alcuni tra i più noti maestri di cucina del Sol Levante che lo hanno sapientemente accompagnato ad alcuni piatti tipici locali.
In Italia da qualche tempo a questa parte l'ortaggio è al centro di convegni, dibattiti che ne magnificano le qualità e ne difendono le caratteristiche, innanzitutto quelle essenziali, proprie di una corretta coltivazione, rispettosa delle antiche procedure, le quali, per esempio, impongono che le semine devono essere effettuate nel mese di giugno mentre il trapianto deve essere eseguito dalla fine di agosto ai primi di settembre sino ai primi freddi. Il capitolato della buona coltivazione del broccolo fiolaro inoltre dice ancora che la raccolta deve essere fatta durante il periodo invernale, meglio se immediatamente dopo le prime brumate. Mai, assolutamente, è infine ammesso il ricorso - in nessun momento della coltivazione dell'ortaggio - ad alcun tipo di prodotti chimici: il broccolo deve arrivare integro sulle nostre tavole.
E questa - vale la pena di ricordarlo - è anche una delle ragioni del clamoroso successo dell'ortaggio la cui coltivazione, con grande soddisfazione ed orgoglio di chi in esso ha fortemente creduto in questi ultimi anni, è diventata ora un altro importante fatto economico per Creazzo tanto che per rispondere alla crescente domanda se ne sta estendendo l'area riservata alla piantagione.
Ma torniamo agli inconfondibili sapori del broccolo fiolaro per proporre due dei piatti più noti elaborati dai cuochi locali. Il Primo, i "Bigoli coi broccoli fiolari e i fegatini di pollo", è un vero e proprio prodigio culinario. Pochi gli ingredienti: bigoli, fegatini, broccoli, cipolla, ricotta. olio extravergine di oliva dei Colli Berici, sale, pepe e un po' di brodo. Facile la preparazione, per la quale comunque è meglio consultare i cuochi locali, obbligato l'abbinamento col vino: il Vespaiolo di Breganze.
Ma torniamo agli inconfondibili sapori del broccolo fiolaro per proporre due dei piatti più noti elaborati dai cuochi locali. Il Primo, i "Bigoli coi broccoli fiolari e i fegatini di pollo", è un vero e proprio prodigio culinario. Pochi gli ingredienti: bigoli, fegatini, broccoli, cipolla, ricotta. olio extravergine di oliva dei Colli Berici, sale, pepe e un po' di brodo. Facile la preparazione, per la quale comunque è meglio consultare i cuochi locali, obbligato l'abbinamento col vino: il Vespaiolo di Breganze.
L'altro piatto, di difficile, laboriosa preparazione, secondo alcuni addirittura d'alta cucina, è la famosa "Pernice grigia ripiena di broccoli fiolari con salsa alle spezie". Oltre alle pernici e ai broccoli, vanno usati per la confezione l'alloro, l'aglio, il timo, l'olio extra vergine d'oliva dei Berici, sale, pepe e inoltre carota, cipolla, sedano, rosmarino, salvia e maggiorana. Il vino consigliato è il Merlot dei Colli Berici. Ovviamente anche per la preparazione di questa specialità è doveroso rivolgersi ai cuochi locali.