Sarà perché è buono, ricco di proprietà benefiche ed estremamente versatile in cucina, fatto sta che il broccolo fiolaro, considerato uno dei prodotti di punta del ricco patrimonio gastronomico provinciale, piace sempre più, ai vicentini e non solo.
Tanto che quello che è stato definito "il prodotto vicentino del decennio" è finito persino nell'orto della Casa Bianca per volontà della first lady, Michelle Obama. Nel corso degli ultimi anni si è verificata una vera e propria riscoperta di questo prodotto tipico, una specialità del territorio che il comune di Creazzo ha deciso di tutelare con il marchio De.Co. Basti pensare che dopo un periodo in cui la produzione era stata interessata da un calo, oggi è quasi raddoppiata, attestandosi così ai livelli di un tempo. E sono numerosi i ristoratori che hanno deciso di promuovere questo prodotto di qualità proponendolo nei propri menù. Tra questi Graziano Cortese, titolare del ristorante pizzeria "Bellavista" Creazzo, componente dello staff di ristoratori della "Festa del broccolo fiolaro", nonché uno dei maggiori produttori del rinomato ortaggio.
Attraverso i suoi gustosi piatti Cortese ha dimostrato che con questo straordinario prodotto è possibile realizzare mille fantasiose ricette sia salate che dolci, dal cocktail fino al dessert. Si sposa bene con la pasta e con il risotto, con la carne e con il pesce ma anche, perché no, con i dolci come le frittelle e "la putana", il tipico dolce vicentino di pane raffermo, polenta, mele, uvetta e grappa. Tra le ultime creazioni dello chef di Creazzo, rigorosamente a base di broccolo fiolaro De.Co., hanno inoltre riscosso grande successo la grappa, il pesto e una prelibata "pizza terra mare alla vicentina", a base di broccolo e baccalà alla vicentina. Inoltre Cortese, insieme agli altri nove produttori locali, ha deciso di d! are vita ad una confraternita il cui scopo è quello di tutelare e promuovere ulteriormente l'unicità del broccolo fiolaro De.Co. Il prossimo, ambizioso obiettivo degli associati è quello di incrementare l'attuale produzione dalle 50-160 mila piante l'anno fino a 300-400 mila.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 13 gennaio 2011